Hsi Fang-p'ing era di Tung-an. Suo padre Hsi-Lien era una persona piuttosto irascibile, e aveva avuto una lite con un vicino di nome Yang. Poco tempo dopo Yang morì; e passati alcuni anni, Lien, dal suo letto di morte, gridò improvvisamente che Yang aizzava i diavoli dell'inferno a torturarlo. Il suo corpo si gonfiò e… Continua a leggere Pu Sung-Ling – Nelle Regioni Infernali
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Schneider – La parola e la voce giusta
La dottrina della «parola» creatrice è patrimonio comune di molte culture superiori. È tuttavia particolarmente interessante la tradizione indiana, perché sviluppa l'idea del mondo considerato come suono divenuto materia, con chiarezza e consequenzialità maggiori che nelle altre culture superiori. Anche per essa la manifestazione nello spazio e nel tempo non è l'ultima realtà, bensì un'illusione… Continua a leggere Schneider – La parola e la voce giusta
Plotino – Le stelle non hanno memoria
Di quelle anime che mutano di luogo e di stato, si potrebbe a ragione dire che esse sono anche capaci di memoria, capaci cioè di portare con sé un segno di memoria delle cose accadute e trascorse. Ma in quanto a quelle altre a cui tocca invece restare nel medesimo luogo e stato, di che… Continua a leggere Plotino – Le stelle non hanno memoria
Euripide – La morte di Penteo
SECONDO MESSAGGERO – O casa un tempo felice agli occhi della Grecia, casa del vecchio di Sidone, che disseminò per la terra il seme del serpente, il seme del drago che in terra era nato. Io non sono che un servo, ma ora piango per te. CORO – Cosa c'è? Che novità ci porti delle… Continua a leggere Euripide – La morte di Penteo
Sacks – Il caso del piccolo Joseph
Rispondi a questo: se non avessimo né voce né lingua e volessimo rendere chiare vicendevolmente le cose, non tenteremmo, come fanno ora i muti, di manifestarle con le mani, la testa, e con tutto il resto del corpo? (Platone, Cratilo, 422d) Il mio interesse per i sordi – per la loro storia, la drammaticità della… Continua a leggere Sacks – Il caso del piccolo Joseph
Sini – La voce è il fenomeno
La voce è il fenomeno perché è la voce che chiama al sapere. Ed è poi nel sapere che emergono le cose. E lì che accade il saper cosa, in forza del quale è il sole che sorge all'orizzonte ed è il dito ciò che il bambino afferra. Se non so cosa, sono muto come… Continua a leggere Sini – La voce è il fenomeno
Omero – Le voci delle Sirene
Alle Sirene prima verrai, che gli uomini stregano tutti, chi le avvicina. Chi ignaro approda e ascolta la voce delle Sirene, mai più la sposa e i piccoli figli, tornato a casa, festosi l'attorniano, ma le Sirene col canto armonioso lo stregano, sedute sul prato: pullula in giro la riva di scheletri umani marcenti: sull'ossa… Continua a leggere Omero – Le voci delle Sirene
Buzzati – Sciopero dei telefoni
Il giorno che ci fu lo sciopero, si lamentarono nel servizio dei telefoni irregolarità e stranezze. Fra l'altro, le singole comunicazioni non erano isolate e spesso si intrecciavano, cosicché si udivano i dialoghi degli altri e vi si poteva intervenire. Alla sera, verso le dieci meno un quarto, cercai di telefonare a un amico. Ma… Continua a leggere Buzzati – Sciopero dei telefoni
Corbin – Il Paese del non-dove
… questi nobili Signori, da dove si sono degnati di venire? Il Sapiente mi rispose: «Veniamo tutti dal Paese del non-dove». (Sohrawardî, Il fruscio dell'ala di Gabriele) Sohrawardî ha coniato in persiano il termine di Nâ-kojâ-âbâd, letteralmente il «Paese del non-dove»: non-dove, certo, vale a dire fuori dal luogo fisico determinabile mediante le coordinate dello… Continua a leggere Corbin – Il Paese del non-dove
In quanto alla discordanza
Solo la coda di poppa, solo un'eco rimane... del Passato – solo una vaga rimembranza di quel tempo là e della sua «forma pura» (del tempo che fu, del tempo che ignorava di passare). Schiacciata dalle Rupi Cozzanti, stretta da ambo i lati nella morsa delle Simplegadi, la nave Argo è affondata nell'Oceano delle perplessità.… Continua a leggere In quanto alla discordanza