Santillana – La caduta di Fetonte

Il grande mito ufficiale sulla Galassia è la trasgressione di Fetonte e la conseguente ustione del cielo durante la sua folle corsa. Manilio racconta nel suo poema astrologico che: … questo era un dì il sentiero dove passava Febo; e che in lungo volger d'anni prese fuoco la rovente pista, le stelle ardendo. Mutò il… Continua a leggere Santillana – La caduta di Fetonte

Santillana – Il sentiero abbandonato

Il Sagittario e i Gemelli segnano ancora i solstizi in questi ultimi anni dell'Età dei Pesci. La prossima età sarà quella dell'Acquario. Gli antichi avrebbero indubbiamente considerato i guai dei nostri tempi, la sovrappopolazione, l'«operare iniquità in segreto», come preludi inevitabili a una nuova inclinazione, a una nuova età del mondo. Eppure, l'Età dei Peci… Continua a leggere Santillana – Il sentiero abbandonato

Vita nuova da far avvenire

C'è l'evoluzione, lo sviluppo (degli organi) del Corpo (Entwickelung), e c'è la storia (Geschichte), ossia il Racconto che il Corpo (senz'organi, i cui organi non sono ancora «sviluppati») si racconta. Diciamo così: c'è l'Organo del Racconto che il Corpo sviluppa in anticipo su tutti gli altri. Voglio dire: il Corpo, grazie a quest'Organo «di fantasia»,… Continua a leggere Vita nuova da far avvenire

Se tu a me Argo sarai

… se tu a me Argo sarai insieme Cane Stella e Nave tra i cento occhi della Notte mi troverai … (Antologia di Stobeo, fr. 143C) Chiedo scusa, ma Coomaraswamy è un po' troppo sbrigativo: che i «molti occhi» siano sette, cento o mille, per lui non fa differenza. E così, senza accorgersene, finisce per… Continua a leggere Se tu a me Argo sarai

Aiguesmortes – Oltre l’addio

… forse non c'è che una timidezza, una sola pietra d'angolo – minima e insignificante – a tenere in piedi la baracca di cotanto narcisismo. Pardon. La faccio lunga, sempre troppo lunga. Troppi preamboli, e giri di parole. Veniamo al dunque! Non voglio perderti più – disse Narciso alla sua Immagine. Non posso perderti più… Continua a leggere Aiguesmortes – Oltre l’addio

Rabelais – Perché l’acqua del mare è salata

Narra a questo proposito il Filosofo, trattando la questione del perché l'acqua del mare è salata, che ai tempi in cui Febo confidò la guida del suo carro luciferico al figliol suo Fetonte, il detto Fetonte, non abbastanza pratico in quell'arte, e non sapendo seguire la linea eclittica fra i due tropici della sfera del… Continua a leggere Rabelais – Perché l’acqua del mare è salata

Pavel Kutzko – Invece di una risposta

… sempre chiaro mi è: devo ascoltarmi C. M. (la Verna, 4 ottobre 1929) I cuori degli uomini sono per Dio ciò che per noi è la pergamena: questa è la materia che accoglie la forma delle lettere tracciate su di essa con l'inchiostro. Allo stesso modo per Dio i cuori sono le tavolette da… Continua a leggere Pavel Kutzko – Invece di una risposta

Il trabocchetto di nome Sämpsä Pellervöinen

Qual era il legno e quale l'albero con cui foggiarono il Cielo e la Terra? (Rig Veda, 10: 31.7) Sämpsä Pellervöinen: ecco un nome pieno di trabocchetti! Non è un caso, se c'è assonanza tra Sämpsä e Sampo – perché Sämpsä è, alla lettera, il «possessore del Sampo». Se nel Kalevala gli sono riservate solo… Continua a leggere Il trabocchetto di nome Sämpsä Pellervöinen

A proposito dell’uncino

Amleto usava sedersi presso il fuoco e, raccogliendo insieme le braci con le mani, foggiare dei legni adunchi, indurirli nel fuoco e formarvi alle due estremità certi uncini per farli aderire più saldamenti ai loro attacchi. (Saxo Grammaticus) Insomma, Amleto stava affilando le armi della vendetta? O vedeva dinanzi a sé solo il futuro di… Continua a leggere A proposito dell’uncino

Da che sono un animale

Da che sono un animale non ti ho più danzato, grillo mio. Ero affamato e ti ho divorato, porco più grasso del mio porcile. Nella fornace ti ho gettata che fremevi delle mie passioni, perché dovrei dolermi ora aquila mia se più su non voli del grigio amen d'una sigaretta? Del tuo sublime rogo mille… Continua a leggere Da che sono un animale