Dylan Thomas – Quando i miei cinque e contadini sensi vedranno

Quando i miei cinque e contadini sensi vedranno, le dita scorderanno il verde dei pollici e con l'occhio vegetale della luna dell'unghia noteranno che amore, pula di giovani stelle e manciata di zodiaco, è sbucciato nel gelo e messo via per l'inverno; i mormoranti orecchi lo vedranno, amore a suon di tamburo condotto per brezza… Continua a leggere Dylan Thomas – Quando i miei cinque e contadini sensi vedranno

Lacan – Il muro del linguaggio

Se il pianeta non parla, non è soltanto perché è reale, ma perché non ha il tempo, alla lettera – non ha questa dimensione. Perché? Perché è rotondo – il corpo circolare può fare tutto quello che vuole... Vorrei oggi proporvi un piccolo schema, per illustrare i problemi sollevati dall'io e dall'altro, dal linguaggio e dalla… Continua a leggere Lacan – Il muro del linguaggio

Ovidio – La metamorfosi di Callisto

Giove, il padre onnipotente, fece dunque il giro delle grandi mura del cielo, controllando che, minata dalla violenza del fuoco, nessuna parte rischiasse di crollare. Visto che erano ben salde, come dovevano essere, scrutò la terra e le fatiche degli uomini. Più di tutto, però, si preoccupò della sua cara Arcadia: le rese le fonti… Continua a leggere Ovidio – La metamorfosi di Callisto

Madonna la Pizia

Rendere leggibile Carmelo Bene? ma non ci penso nemmeno! Però, come non farsi perlomeno irritare da quella sua sacrilega e insieme devota «Madonna la piazza»? Carmelo Bene era pazzo di folla, affamato di esibizione, né più né meno del funambolo di Nietzsche – o, quantomeno, del suo Zarathustra riveduto e scorretto sub specie spectaculi. Perché… Continua a leggere Madonna la Pizia

Bene – Lectura Dantis a Bologna

La calura impazzava. Io mi giacevo come chi si muore entro una cella invero assai costosa d'ospizio bolognese detto Crest, fuor della villa. Per alleviar le molestie del trapasso, avea bagnato d'acque fresche i tappeti e, due stregati marchingegni con cui s'abusa comunicar lontano, stancamente alli orecchi. In verità, trattavasi d'assai complesso ponte vociatore che… Continua a leggere Bene – Lectura Dantis a Bologna

Aiguesmortes – Una favola troppo remota

... una favola troppo remota per essere creduta (non ci credevo allora, e stento a crederci ora), e il fuoco di lontani falò: questo è tutto ciò che ricordo. Ricordo che il fuoco era acceso sulla riva, e che noi, più ci allontanavamo, più avevamo freddo. Al tramonto - dalla riva eravamo ormai distanti, quand'ecco… Continua a leggere Aiguesmortes – Una favola troppo remota

Aiguesmortes – Rimanenze apocrife

… la terra, l'humus dell'Uomo, la «materia» di cui è fatto il Sopravvissuto al Diluvio, è l'Aleph, la «lettera più asciutta» dell'alfabeto di Corvo, la più povera di significato, la cruna dell'ago per cui passano infinite «idee», e non solo «rette» ma anche «trasversali, congiunte, ascendenti e divergenti». Tutte le «idee» ideate prima del Diluvio… Continua a leggere Aiguesmortes – Rimanenze apocrife

La fata emersa dal mare

C'è una fata fatta apposta per la nostra favola. Dobbiamo a lei se il Racconto parla parole umane, a lei che del Racconto Umano è la porta che dà su tutti i «c'era una volta» di verità e inganni. La porta di Dikê, la chiama Parmenide: di colei che apre il «dire» umano, di colei… Continua a leggere La fata emersa dal mare

Tutto fu per via di uno spiffero!

È lungo la vena giugulare di Adamo che il Tentatore discende dal «paradiso-cervello» nella «terra-cuore». Così recita l'Ummu'l-Kitâb. Trascinato nella caduta, il nostro Angelo – l'Angelo dell'Uomo – precipita di sette cieli. Adamo «cade» nel cuore. E qui s-coppia. Qui Adamo si sdoppia nella coppia Adamo-Eva. Lo so, viene da dire: ma che sciocchezze son… Continua a leggere Tutto fu per via di uno spiffero!

Apuleio – Psiche nella reggia di Eros

Psiche, mollemente distesa sul prato in un giaciglio d'erbe rugiadose, una volta che si fu placato il turbamento dell'animo suo, si abbandonò a un dolce sonno. Poi, ristorata che fu abbastanza dal sonno, si levò come rasserenata. Ed ecco vede un bosco fitto di alti alberi, vede una fonte di chiare acque cristalline; proprio in mezzo… Continua a leggere Apuleio – Psiche nella reggia di Eros