C'era una volta, in terra di Grecia, un sovrano, al pari di Alessandro, degno detentore del diadema e del sigillo reale. Ora, sotto il suo regno viveva un saggio che aveva edificato la sua filosofia su solide fondamenta, a tal punto che tutti gli adepti della sapienza, quanti ce n'erano, erano suoi discepoli e avevano… Continua a leggere Jâmî – Salâmân e Absâl
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Calvino – I destini incrociati di Faust e Parsifal
Il mosaico di carte che stiamo qui inchiodati a guardare [quest'Arte dei pazzi], è dunque l'Opera o Ricerca che si vorrebbe portare a termine senza operare né cercare. Il dottor Faust s'è stancato di far dipendere dalle lente trasformazioni che avvengono dentro di sé le metamorfosi istantanee dei metalli, dubita della sapienza che s'accumula in… Continua a leggere Calvino – I destini incrociati di Faust e Parsifal
Picatrix – Ermes e la Natura Perfetta
Allorché - ci raccontò Ermes - volli portare alla luce la scienza del mistero e della modalità della Creazione, m'imbattei in una volta sotterranea oscura, piena di tenebre e di venti. Non riuscivo a vedere nulla a causa dell'oscurità e non potevo mantenere la lampada accesa a causa della violenza dei venti. Allora mi si… Continua a leggere Picatrix – Ermes e la Natura Perfetta
La fortuna di chiamarsi Ciro
Ciro, un nome che dice più di quel che sembra dire. Il nome innanzitutto di un Re, di un Grande Re di Persia, Κύρος, Ciro il Vecchio, figlio di Cambise e di Mandane. Ma poi anche il nome del «potere» (κύρος) personificato in ogni Re, in ogni Signore (κύριος). Il κύρος (dalla stessa radice da… Continua a leggere La fortuna di chiamarsi Ciro
Pavel Kutzko – Il Matto (tarocco 0)
A introdurre il Matto nel mazzo dei tarocchi fu, a quel che si racconta, re Marco di Cornovaglia! Fu lui che, a sua insaputa, ricondusse Tristano dal bosco (in cui s'era incantato) al castello (dove un altro incantesimo l'attendeva): Re Marco non l'aveva riconosciuto! Lo prese per un matto come ce ne sono tanti in… Continua a leggere Pavel Kutzko – Il Matto (tarocco 0)
Calvino – Il castello
In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti. Passai per un ponte levatoio sconnesso, smontai di sella in una corte buia, stallieri silenziosi presero in consegna il mio cavallo. Ero senza fiato; le gambe mi reggevano appena:… Continua a leggere Calvino – Il castello
Edda – Óðinn l’Appeso
Tutto io so, Óðinn, dove hai nascosto il tuo occhio, nella fonte famosa di Mímir; Mímir beve il met ogni giorno sul pegno di Valföðr. Che altro si vuol sapere? (Völuspá, 28) ** Lo so che sono stato appeso all'albero battuto dal vento nove intere notti, da una lancia ferito e sacrificato a Óðinn, io… Continua a leggere Edda – Óðinn l’Appeso
La terapia del forte
Sposarsi bene! È 'na parola! Come si fa? Come fa, soprattutto, un «timido» qual è Apollo – a pescare dal mazzo dei tarocchi la Donna giusta, se c'è sempre un baro a mischiare le carte? Sempre uno «più forte» di lui al gioco delle coppie? Apollo, la sua Donna, l'aveva pure trovata. Solo che il… Continua a leggere La terapia del forte