Quando la neve cade alla finestra, a lungo risuona la campana della sera. Per molti la tavola è pronta e la casa tutta è in ordine. Alcuni nel loro errare giungono alla porta per oscuri sentieri. Aureo fiorisce l'albero delle grazie dalla fresca linfa della terra. Silenzioso entra il viandante, il dolore ha pietrificato la… Continua a leggere Trakl – Una sera d’inverno
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Colli – Critica della tendenza sistematica
La ragione è dapprima un discorso comune, una discussione, che di fronte a una collettività scelta traduce in parole vincolanti un'esperienza nascosta, interiore. Poi il pubblico si allarga e un uomo solo si fa avanti a parlare, a persuadere, a manifestare l'ignoto. È il discorso retorico, la ragione retorica, dove l'effetto vincolante si mescola a… Continua a leggere Colli – Critica della tendenza sistematica
Colli – L’oggetto astratto
Perciò saranno nomi, tutte le cose che i mortali hanno posto, convinti che non fossero celate: nascere e perire, essere e non essere, mutare il luogo e variare il fulgido colore. (Parmenide) Il mondo come espressione coincide con il mondo come rappresentazione, o più precisamente: ogni rappresentazione è sostanzialmente un'espressione, e ogni espressione si accidentalizza… Continua a leggere Colli – L’oggetto astratto
Colli – Il gioco violento di Dioniso
L'«espressione» è, secondo Colli, la sostanza – nomen est substantia, si diceva una volta alla Sorbona – l'«espressione», in quanto allusione a qualcosa che le rimane immancabilmente nascosto, a qualcosa «che sta sotto» ogni sua possibile rappresentazione, può essere prossima finché si vuole alla soglia dell'«immediatezza», ma sempre è impotente a dire l'«inesprimibile». E ciò… Continua a leggere Colli – Il gioco violento di Dioniso
Primo Quadro … nu guagliuncielle ‘n carrozza
Follie. Il nostro capocomico è un tipo strambo. Dice che, per connetterci all'Anima, basta un'immagine. E se stasera ci ha qui radunati, è perché, dice, prima di salire sul palco, vuole che afferriamo lo spirito di ciò che andiamo a danzare. Dice che i versi di Parmenide, in tanto possono e devono essere danzati, in… Continua a leggere Primo Quadro … nu guagliuncielle ‘n carrozza
Omero – Il cane Argo
Un cane, accucciato colà, rizzò muso e orecchie, Argo, il cane di Odisseo il costante, che un giorno lui stesso allevò ma non ne godette, prima che per la sacra Ilio partisse; e in passato lo conducevano i giovani a caccia di capre selvatiche, di cervi e di lepri; ma ora giaceva là, dimenticato, dacché… Continua a leggere Omero – Il cane Argo
Propp – La capanna sul confine
Nell'andare «là dove guardano gli occhi», l'eroe, l'eroina, viene a trovarsi in un bosco cupo e selvaggio … l'eroe e l'eroina capitano immancabilmente in una foresta. L'eroe della fiaba, sia esso il principe, la figliastra scacciata di casa o il soldato fuggiasco, inevitabilmente si ritrovano in un bosco. Ed è qui che comincia la loro… Continua a leggere Propp – La capanna sul confine