Intimo, di solito, sta per profondo – e, viceversa, superficiale è, nel parlare volgare, sinonimo di approssimativo, epidermico, senza spessore. Profonde e invisibili sono le radici, le cause, i moventi. Visibili e appariscenti sono invece le foglie al vento, i casi ballerini, gli abbagli contingenti. Essere e apparire, Platone ci ha insegnato a distinguerli. Ma… Continua a leggere Blanchot – Rilke e lo spazio interiore del mondo
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Kant – La sintesi della riproduzione immaginale
È in verità una semplice legge empirica, quella per cui le rappresentazioni, che si sono spesso seguite o accompagnate, alla fine s'associano tra loro, e si mettono pertanto in una connessione tale per cui, anche senza la presenza dell'oggetto, una di queste rappresentazioni fa passare lo spirito alle altre secondo una regola costante. Ma questa… Continua a leggere Kant – La sintesi della riproduzione immaginale
Colli – L’oggetto astratto
Perciò saranno nomi, tutte le cose che i mortali hanno posto, convinti che non fossero celate: nascere e perire, essere e non essere, mutare il luogo e variare il fulgido colore. (Parmenide) Il mondo come espressione coincide con il mondo come rappresentazione, o più precisamente: ogni rappresentazione è sostanzialmente un'espressione, e ogni espressione si accidentalizza… Continua a leggere Colli – L’oggetto astratto
Colli – Il gioco violento di Dioniso
L'«espressione» è, secondo Colli, la sostanza – nomen est substantia, si diceva una volta alla Sorbona – l'«espressione», in quanto allusione a qualcosa che le rimane immancabilmente nascosto, a qualcosa «che sta sotto» ogni sua possibile rappresentazione, può essere prossima finché si vuole alla soglia dell'«immediatezza», ma sempre è impotente a dire l'«inesprimibile». E ciò… Continua a leggere Colli – Il gioco violento di Dioniso
Puech – Significazione e Rappresentazione
Il solo compito che – perlopiù a sua insaputa – tocca al filosofo, è forse di tradurre secondo un'impostazione logica e di coordinare in un insieme le esigenze che emergono da quanto vi è di più profondo e originale nella sua epoca, di far emergere la visione che quell'epoca ha del mondo, con le domande… Continua a leggere Puech – Significazione e Rappresentazione
Colli – La vita è un’astrazione
Ciò che trapassa dal contatto alla rappresentazione, nel manifestarsi dell'apparenza, costituisce il carattere della comprensione, appartenente alla rappresentazione. È tutto quello che del contatto viene effettivamente espresso dalla concatenazione espressiva. Per un verso, infatti, se l'espressione è espressione, allora ciò che essa esprime deve pur contenere tutto questo. […] D'altro canto [però], alla natura dell'espressione… Continua a leggere Colli – La vita è un’astrazione
Colli – Il contatto metafisico
A designare l'immediatezza, con un'intenzione soltanto allusiva, può servire il termine «contatto». Il suggerimento viene dalla generica prospettiva della conoscenza come relazione tra soggetto e oggetto. Contatto sarà qualcosa dove soggetto e oggetto non si distinguono, e più precisamente, ciò di cui un'espressione primitiva è espressione [cfr. Mastro Eckhart: ciò di cui l'immagine originaria è… Continua a leggere Colli – Il contatto metafisico
Colli – Il ricordo primitivo e l’attimo
La conoscenza è soltanto memoria, mai vera immediatezza. Le sensazioni, addirittura le impressioni sensoriali, e in genere tutto quello che i filosofi hanno chiamato conoscenza immediata, non sono altro che ricordi. E il tessuto intero della coscienza – ossia il conoscere effettivo di un soggetto umano – quello che sentiamo, rappresentiamo, vogliamo, operiamo, la nostra… Continua a leggere Colli – Il ricordo primitivo e l’attimo
Eliade – Ripetizione e creazione
Ciò che, di un mito cosmogonico, ci colpisce prima di tutto è che esso è continuamente ripetuto: il mito è continuamente recitato, e questo fatto implica che la cosmogonia non cessa di essere ripetuta simbolicamente. Abbiamo già altrove evidenziato il significato religioso e metafisico della ripetizione dei gesti esemplari, e ciò ci dispensa dall'esporre qui… Continua a leggere Eliade – Ripetizione e creazione
Foucault – Il linguaggio e l’essere dell’uomo
Possiamo oggi comprendere, e fino in fondo, l'incompatibilità che regna tra l'esistenza del discorso classico (poggiante sull'evidenza non problematizzata della rappresentazione) e l'esistenza dell'uomo, nei termini in cui essa appare al pensiero moderno (e con la riflessione antropologica che essa autorizza): qualcosa come un'analitica del modo d'essere dell'uomo è diventato possibile soltanto una volta che… Continua a leggere Foucault – Il linguaggio e l’essere dell’uomo