Sioux Brule – La leggenda del flauto

Immagino che conoscete i nostri flauti. Avete udito il loro suono e visto con quale arte sono fabbricati. Di essi ce n'è uno, il siyotanka, che è buono per un solo genere di musica: la musica d'amore. Ai vecchi tempi, i nostri uomini si sedevano appartati, non di rado nascosti, non visti, appoggiati a un… Continua a leggere Sioux Brule – La leggenda del flauto

Graf – Leggende di viaggi in Paradiso

Il viaggio che nei precedenti racconti si narra di Seth, Gotofredo da Viterbo narra di Jonito (o Jonico) figliuolo di Noè. Jonito, udita dal padre la descrizione delle meraviglie del paradiso, chiede a Dio in grazia di poterle contemplare con gli occhi suoi propri, e ottenuto il suo desiderio, ne riporta tre virgulti: di abete,… Continua a leggere Graf – Leggende di viaggi in Paradiso

Graf – Il viaggio di Seth in Paradiso

Fu comune opinione tra coloro (ed erano di gran lunga i più) i quali ponevano il Paradiso terrestre in questa nostra terra, e lo dicevano tuttavia esistente, che esso, o non si potesse per nessun modo trovare dagli uomini, o, se pur si poteva trovare, fosse loro impossibile di penetrarvi. I Padri sono concordi su… Continua a leggere Graf – Il viaggio di Seth in Paradiso

Aiguesmortes – La vite spanata

… l'importante, dopo tutto, è che ci sia sempre, da qualche parte, un fallo in giacenza: «Lupo, ci sei?». Bussare trentatré volte. Kierkegaard conferma: divenire – dice – è una partenza, ma divenire se stessi è un movimento sul posto. Immagina, che so?, un pacco che non hai ancora mai aperto. Dentro vi giace la… Continua a leggere Aiguesmortes – La vite spanata

Serres – Un albero della conoscenza

Nell'assenza invernale del fogliame, il tronco del castagno, nella parte più alta, si biforca in sette o otto rami grossi e nudi, come una zampa dalle dita gigantesche il cui palmo si ripiegasse verso l'interno a formare una culla. In questa accogliente cavità, hanno preso posto sette o otto piccole pesti, ognuna delle quali sta… Continua a leggere Serres – Un albero della conoscenza

Bretagna – Amici fino alla morte, e oltre

Jean-René Brélivet, un contadino di Trévargan, ai piedi del Ménez Hom, e il suo vicino vivevano da buoni amici; anzi, li si poteva chiamare «cugini» poiché così si chiamano in Bretagna gli amici per la pelle. Non solo si aiutavano l'un l'altro nei lavori pesanti, durante la trebbiatura e il trasporto della legna (questo lo… Continua a leggere Bretagna – Amici fino alla morte, e oltre

Ceccardo il Vecchio – Solo per due o tre trabiccoli grammaticali

Dovevo solo montare e poi smontare due o tre trabiccoli – non ingaggiarmi in una tenzone teologica. Che ne posso sapere io, di torri piramidi e mausolei? Io, grammatico sono, e per di più di duro comprendonio. Se lo sono, sono dunque un grammatico cocciuto, tant'è che sono ancora alle prese con le prime istruzioni… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – Solo per due o tre trabiccoli grammaticali

Calvino – Gràttula Beddàttula

Una volta c'era un mercante con tre figlie grandicelle: la prima Rosa, la seconda Giovannina, e la terza Ninetta, la più bella delle tre. Un giorno al mercante capitò un gran commercio e tornò a casa in pensieri. – Che avete, papà? – chiesero le ragazze. – Niente, figlie mie: mi capita una gran mercanzia,… Continua a leggere Calvino – Gràttula Beddàttula

Wolfram von Eschenbach – La ferita del Re pescatore

Quando Frimutel mio padre morì, fu scelto a succedergli il figlio maggiore come re patrono del Graal e della sua schiera. Questo fu il fratello mio Anfortas, egli era certamente degno della corona e della potenza a lui assegnata, anche se, come noi, era ancor piccolino. Quando mio fratello venne agli anni in cui spunta… Continua a leggere Wolfram von Eschenbach – La ferita del Re pescatore