Lacan – Chi è il soggetto?

Chi è il soggetto? Ecco la questione che maneggiamo in tutte le sue manifestazioni, nelle antinomie che rivela. La seguiamo in tutti i punti in cui essa si riflette, si rifrange, esplode. È così che speriamo di dare un'idea del punto in cui si situa esattamente, e che non può essere affrontato di petto, perché… Continua a leggere Lacan – Chi è il soggetto?

A monte dei Segni e delle Parole

È un corteggiatore accanito, il nostro caro Soslan. Perfino nell'aldilà non si toglie il vizio di allungare le mani. Vede gli impiccati, e che fa? guarda e passa. Vede gli impantanati nella merda, e senza chiedere troppe scuse guarda e passa. Dice che non è in suo potere, che non è gli possibile laggiù dare… Continua a leggere A monte dei Segni e delle Parole

Una notte senza stelle

… a Enzo perché, morto e buono, abbia ancora un po' di pazienza con me (giusto il tempo di salutarlo come si deve) È nei termini di un (tragico) conflitto «musicale» che Ovidio ricostruisce il trapasso da Orfeo a Dioniso: perciò, se volevamo sapere perché la «tragedia» fa tutt'uno con Dioniso, se non bastasse Euripide… Continua a leggere Una notte senza stelle

La fortuna di chiamarsi Ciro

Ciro, un nome che dice più di quel che sembra dire. Il nome innanzitutto di un Re, di un Grande Re di Persia, Κύρος, Ciro il Vecchio, figlio di Cambise e di Mandane. Ma poi anche il nome del «potere» (κύρος) personificato in ogni Re, in ogni Signore (κύριος). Il κύρος (dalla stessa radice da… Continua a leggere La fortuna di chiamarsi Ciro

Upanisad – Purusa si fa in due

In principio il mondo era il solo Âtman in forma di Purusa. Guardandosi attorno, non vide nient'altro che se stesso. E per prima cosa disse: «Questo sono io!», e da ciò nacque il vocabolo «io». Perciò, ancor oggi quando uno è interpellato per prima cosa dice: «Sono io», poi dice l'altro suo nome. E poiché… Continua a leggere Upanisad – Purusa si fa in due

Come si fa a riconoscere il Lupo?

Come si fa a riconoscere il Lupo? È semplice. Da questi due particolari: ha la voce rauca e le zampe nere. Solo però che devi fare attenzione, perché il Lupo è abile a contraffarli: gli basta infatti ingoiare un «pezzo di creta» per fare la voce dolce, e infarinare – non dico tutt'e quattro le… Continua a leggere Come si fa a riconoscere il Lupo?

Upanisad – Il purusa che sogna

Yâjñavalkya si recò un giorno da Janaka di Videha, ma aveva deciso di non discutere. Ma dopo che Janaka, re di Videha, e Yâjñavalkya ebbero parlato intorno al sacrificio del fuoco, Yâjñavalkya gli accordò una grazia, il re scelse di far domande a piacere e Yâjñavalkya lo esaudì. Il re per primo domandò: «Yâjñavalkya, quale… Continua a leggere Upanisad – Il purusa che sogna

Schneider – Il suono e l’eco

La forza creatrice insita nel suono primordiale della creazione affonda le proprie radici nel sacrificio. Secondo la dottrina brahmanica, l'«azione» acustica da cui ebbe origine la creazione fu un detto sacrificale. «Al principio c'era Purusa dalla cui mediazione nacque un detto sacrificale». Mediante il sacrificio sonoro tutto è «nato» o «si è diffuso» e tutto… Continua a leggere Schneider – Il suono e l’eco