«La prima cosa che Dio creò fu la mia luce»: così recita un celebre hadîth, uno di quelli più insistentemente meditato dai «sapienti» islamici. Da meditare c'era e c'è quel «mia», quel possessivo che sembra quasi un'eresia – come?, non recita forse il Catechismo che Dio creò la Luce, la Luce di tutto l'Universo? in… Continua a leggere Dante – Quella viva luce
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Neruda – La poesia
… quante opere d'arte... non c'entrano più nel mondo... bisogna metterle fuori dalle stanze... quanti libri... e quanti libretti... chi è capace di leggerli?... se fossero commestibili... se in un'ondata di grande appetito ne facessimo insalata, li tritassimo, li condissimo... non se ne può più... ne abbiamo fin sopra i capelli... il mondo affoga nella… Continua a leggere Neruda – La poesia
Nietzsche – Dell’origine della poesia
Coloro che amano il fantastico nell'uomo, e che rappresentano, al tempo stesso, la teoria della moralità istintiva, giungono a questa illazione: «Posto che in ogni tempo si sia venerato l'utile quale divinità suprema, donde mai è venuta in tutto il mondo la poesia? Questa ritmica del discorso che non è tanto vantaggiosa, quanto invece controproducente… Continua a leggere Nietzsche – Dell’origine della poesia
Hölderlin – Come nel giorno di festa
Come nel giorno di festa il contadino esce al mattino a visitare il campo, perché incessanti nella notte calda sono caduti i lampi che rinfrescano, e ancora si ode il tuono di lontano, e il fiume fa ritorno nel suo letto, e il suolo alla frescura si fa verde, e il ceppo della vigna allegramente… Continua a leggere Hölderlin – Come nel giorno di festa
Vassalli – La cometa dei poeti
COMUNE DI MARRADI Modula informativa per l'ammissione dei mentecatti nel Manicomio di Firenze Ammesso: Dino Campana Notizie personali Cognome e nome del malato Dino Campana Età professione Se povero o benestante Anni 23 – Studente - Benestante Luogo di nascita Marradi Domicilio Marradi (Firenze) Genitori Giovanni – Maestro elementare Luti Francesca – atta a casa… Continua a leggere Vassalli – La cometa dei poeti
Freud – Il poeta e la fantasia
Su noi profani ha sempre esercitato una straordinaria attrazione il problema di sapere donde quella personalità ben strana che è il poeta tragga la propria materia – all'incirca nel senso della domanda rivolta da quel tal Cardinale all'Ariosto – e come egli riesca con essa ad avvincerci, suscitando in noi commozioni di cui forse non… Continua a leggere Freud – Il poeta e la fantasia
Garcia Lorca – Il duende
Signore e Signori, Dall'anno 1918, in cui entrai nella Residencia de Estudiantes di Madrid, al 1928, quando terminati gli studi di filosofia e lettere la lasciai, ho ascoltato in quel raffinato salone, dove accorreva per correggere la propria frivolezza da spiaggia francese la vecchia aristocrazia spagnola, circa un migliaio di conferenze. Con voglia di aria… Continua a leggere Garcia Lorca – Il duende
Nietzsche – Esperienza vissuta e finzione poetica
Per quanto uno faccia progredire la sua conoscenza di sé, nessuna cosa potrà mai essere più incompleta del quadro di tutti quanti gli istinti che costituiscono la sua natura. Difficilmente potrà dare un nome ai più grossolani di essi: il loro numero e la loro forza, il loro flusso e riflusso, il gioco alterno dell'uno… Continua a leggere Nietzsche – Esperienza vissuta e finzione poetica
Baudrillard – I nove miliardi di nomi di Dio
Tutta la scienza linguistica può essere analizzata come resistenza al poetico e all'opera di disseminazione e di dissoluzione che il poetico fa della «lettera». Ovunque è il medesimo tentativo di ridurre il poetico a un «voler dire», di ricondurlo all'ombra di un senso, di infrangere l'utopia del linguaggio per ricondurlo alla topica del discorso. Al… Continua a leggere Baudrillard – I nove miliardi di nomi di Dio
Baudrillard – Più è povero, più il poeta gode
La linguistica non fa che recuperare gli avanzi, i rifiuti, i segni usati, ma non consumati. È soltanto questo stadio del «rifiuto» che la linguistica recupera, lo stadio di un linguaggio funzionale, che poi essa universalizza spacciandolo per lo stato «naturale» di qualsiasi linguaggio. Essa non immagina niente di diverso. Come i romani e gli… Continua a leggere Baudrillard – Più è povero, più il poeta gode