La pazzia non esiste più, questo è il paradosso di Foucault – la pazzia non ha più cittadinanza che nel delirio artistico, e il grido, di gioia come di dolore, il grido selvaggio, non trova più asilo che nel linguaggio di certi strambi poeti, o di asceti insofferenti del loro proprio silenzio. No, grazie a… Continua a leggere Foucault – La parola degli esclusi
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Nietzsche – L’uomo pazzo
Non avete mai sentito parlare di quell'uomo pazzo che, in pieno mezzogiorno, accese una lanterna, corse al mercato e incominciò a gridare senza sosta: «Sto cercando Dio! Sto cercando Dio!»? E poiché, tra la gente che era radunata colà, ve n'erano parecchi che non credevano in Dio, il pazzo suscitò grande ilarità. «Si è forse… Continua a leggere Nietzsche – L’uomo pazzo
Artaud – Strizzandomi il braccio
Strizzandomi il braccio ho fatto saltare sulla montagna dei Carpazi con una falda della montagna il minuScolo caufanetto che conteneva in tele di fine lino l'autentico primo glan-glamda della prima minkietta formata dall'uomm contralla mia volontà, ebbene, è SALTATA. 2° Il vecchio morto che aveva fatto il glande è mortinnmé perché il mé di ognimé… Continua a leggere Artaud – Strizzandomi il braccio
Colli – Le tre pazzie dell’amore platonico
Il principio del discorso centrale del Fedro è una lode della follia dionisiaca, nei suoi vari aspetti. È questa la più ardita dichiarazione anti-socratica di Platone: la manía, la «pazzia», è espressamente riconosciuta superiore alla sophrosýne, alla «moderazione», virtù caratteristica di Socrate – lo spunto anzi dell'intero dialogo è una polemica contro Lisia, che proclama la… Continua a leggere Colli – Le tre pazzie dell’amore platonico
Breton – Sono venuti a dirmi che Nadja è pazza
Sono venuti a dirmi, qualche mese fa, che Nadja è pazza. In seguito a certe stravaganze cui si era abbandonata, pare, nei corridoi del suo albergo, la si era dovuta internare nel manicomio di Vaucluse. Lascio ad altri le troppo inutili spiegazioni intorno a questo fatto, nel quale non si rinuncerà a ravvisare lo sbocco… Continua a leggere Breton – Sono venuti a dirmi che Nadja è pazza
Vassalli – La cometa dei poeti
COMUNE DI MARRADI Modula informativa per l'ammissione dei mentecatti nel Manicomio di Firenze Ammesso: Dino Campana Notizie personali Cognome e nome del malato Dino Campana Età professione Se povero o benestante Anni 23 – Studente - Benestante Luogo di nascita Marradi Domicilio Marradi (Firenze) Genitori Giovanni – Maestro elementare Luti Francesca – atta a casa… Continua a leggere Vassalli – La cometa dei poeti
Blanchot – La follia del giorno
Io non sono né saggio né ignorante. Ho provato gioie. È troppo poco dire: sono vivo, e questa vita mi dà il più grande piacere. La morte, allora? Quando morirò (forse tra poco), conoscerò un piacere immenso. Non parlo del pregustare la morte che è insulso e spesso sgradevole. Il soffrire abbrutisce. La grande verità… Continua a leggere Blanchot – La follia del giorno
Rabelais – Pantagruele persuade Panurge a prender consiglio da un matto
Pantagruele, nel ritirarsi, scorse Panurge sul loggiato che, tutto preso nella fantasmagoria delle sue fantasie, dimenava la testa, e gli disse: «Mi sembrate un sorcio nella pece, che tanto più si sforza di liberarsi, e tanto più vi s'impiastra. Allo stesso modo voi, sforzandovi di venir fuori dai lacci della perplessità, vi rimanete irretito più di… Continua a leggere Rabelais – Pantagruele persuade Panurge a prender consiglio da un matto
Colli – Le oscure origini della sapienza
Le origini della filosofia greca, e quindi dell'intero pensiero occidentale, sono misteriose. Secondo la tradizione erudita, la filosofia nasce con Talete e Anassimandro: le sue origini più lontane sono state cercate, nell'Ottocento, in favolosi contatti con le culture orientali, col pensiero egiziano e quello indiano. Per questa via non si è potuto accertare nulla, e… Continua a leggere Colli – Le oscure origini della sapienza
Poe – Il cuore rivelatore
È vero! Sono e sono sempre stato nervoso, molto, spaventosamente nervoso; ma perché dite che sono pazzo? La malattia ha acuito i miei sensi, ma non li ha distrutti, non li ha ottusi. Particolarmente affinato era in me il senso dell'udito. Udivo tutte le cose del cielo e della terra. E udivo anche molte cose… Continua a leggere Poe – Il cuore rivelatore