Dicono che la chiave del nostro «portafortuna», un dio la gettò una volta tra le stelle, ma dicono – o almeno così dicevano i buoni maestri di una volta – che né la Chiave né la Fortuna è una stella! La «cosa» si ripete: Soslan va a caccia una volta perché ha sentito dire di… Continua a leggere Il Fronte del Tempo
Tag: PAVONE
Mi ami?
Forse, l'ingenuità più grande la facciamo a dare per scontato che è stato l'uomo a «creare» un linguaggio tutto suo. E se fosse stato l'inverso? O, perlomeno: se fossero nati insieme, l'Uomo e il suo mondo simbolico? è proprio così assurdo pensarlo? Quando Uno divenne Due – dice Nietzsche. L'Uomo e la sua Lingua spuntarono… Continua a leggere Mi ami?
Il miraggio e il canto
Tra il Simposio di Platone e l'Interprete degli ardenti desideri di Ibn 'Arabî, il Platonico d'Andalusia, corre il filo di una stessa narrazione – che narra sì di Amore, ma con lo sguardo puntato al suo primo «c'era una volta», al suo misterioso incipit, al miraggio del suo Inizio e, giusto per non scontentare i… Continua a leggere Il miraggio e il canto
Ibn ‘Arabî – La somma sacerdotessa di Bisanzio
No, non si misero in cammino né i fulvi cammelli sellarono se non quando di pavoni li ebbero caricati. Di pavoni sovrani dagli sguardi accecanti sì che gli occhi in quel miraggio accecati su un trono di perle assisa vedono Balqîs – la Regina del loro Mattino! E quando lei nel palazzo di cristallo entra –… Continua a leggere Ibn ‘Arabî – La somma sacerdotessa di Bisanzio
Ovidio – Come Mercurio uccise Argo Panopte
Il re degli dèi, non potendo più tollerare che [la sua amata] Io, discendente di Foroneo, patisca così tante pene, manda a chiamare Mercurio, il figlio che gli fu partorito dalla Pleiade luminosa, e gli ordina di uccidere Argo. Un attimo, ed ecco Mercurio ha già le ali ai piedi, in mano la bacchetta magica… Continua a leggere Ovidio – Come Mercurio uccise Argo Panopte
Tutto fu per via di uno spiffero!
È lungo la vena giugulare di Adamo che il Tentatore discende dal «paradiso-cervello» nella «terra-cuore». Così recita l'Ummu'l-Kitâb. Trascinato nella caduta, il nostro Angelo – l'Angelo dell'Uomo – precipita di sette cieli. Adamo «cade» nel cuore. E qui s-coppia. Qui Adamo si sdoppia nella coppia Adamo-Eva. Lo so, viene da dire: ma che sciocchezze son… Continua a leggere Tutto fu per via di uno spiffero!
Sulle tracce di Venere
È da sempre che siamo sulle tracce di Venere, ma è solo da poco che ce ne siamo accorti. Pensavamo di essere alla ricerca del «mondo delle idee» e neanche sospettavamo che Platone avesse mal inteso certe informazioni apprese sul suolo italico. Eravamo dibattuti – a proposito del nostro inizio «umano» – se immaginarlo figlio… Continua a leggere Sulle tracce di Venere
Aiguesmortes – Io luce e tenebra
Hegel scrisse: «Libero è colui che è presso di sé nel suo proprio altro». Colui che a casa degli altri si sente a casa sua. Colui che a casa del diavolo si sente in paradiso. È libero perché, ovunque si trovi, è presso di sé. Egli è talmente immerso nel prestigio dell'Altro, da prestarsi volentieri… Continua a leggere Aiguesmortes – Io luce e tenebra
Schneider – La sonorità della piuma
Le piume prodigiose, che in molte fiabe gli animali si strappano per donarle ai loro cavalieri, vanno intese […] come un'offerta sacrificale e, in definitiva, un'immagine sonora. Anche nella creazione del primo uomo si parla spesso del suono primordiale come di una piuma. Secondo una leggenda dei Pomo californiani, i primi uomini nacquero da piume… Continua a leggere Schneider – La sonorità della piuma
Zolfo e mercurio
L'alchimista «lavora» sui minerali, nella convinzione che essi sono generati dall'unione di Zolfo (maschio) e Mercurio (femmina) che, in aspetto di serpenti o draghi, si avvitano attorno alla colonna vertebrale: attorno cioè alla «pietra», alla parte ossea, «minerale», del nostro corpo. Dei due, Zolfo è considerato «maschile» vuoi per la sua natura ignea, vuoi per… Continua a leggere Zolfo e mercurio