A introdurre il Matto nel mazzo dei tarocchi fu, a quel che si racconta, re Marco di Cornovaglia! Fu lui che, a sua insaputa, ricondusse Tristano dal bosco (in cui s'era incantato) al castello (dove un altro incantesimo l'attendeva): Re Marco non l'aveva riconosciuto! Lo prese per un matto come ce ne sono tanti in… Continua a leggere Pavel Kutzko – Il Matto (tarocco 0)
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I due sognatori
Giovanotto, vedi questa «cosa»? È il tuo corpo. È l'antenato tjilpa che fosti quando nella tua esistenza anteriore vagavi per il mondo. Poi sei sceso a riposarti nella grotta sacra qui vicino. Questa «cosa» è il tuo tjurunga personale. Veglia attentamente su di essa … Secondo certi miti australiani, a «creare» il mondo furono Wallanganda… Continua a leggere I due sognatori
Che dio salvi la Regina, l’Immaginazione
Com'è il Malato di Molière? Immaginario. È sano come un pesce, però si crede «malato», accusa malattie da cui non è affetto. Se c'è qualcosa di cui è realmente malato, è solo l'immaginazione che gli «produce» miraggi, sviste e abbagli e ... mancamenti vari. È l'immaginazione a spacciargli per «reale» ciò che sta solo nella… Continua a leggere Che dio salvi la Regina, l’Immaginazione
Il trabocchetto di nome Sämpsä Pellervöinen
Qual era il legno e quale l'albero con cui foggiarono il Cielo e la Terra? (Rig Veda, 10: 31.7) Sämpsä Pellervöinen: ecco un nome pieno di trabocchetti! Non è un caso, se c'è assonanza tra Sämpsä e Sampo – perché Sämpsä è, alla lettera, il «possessore del Sampo». Se nel Kalevala gli sono riservate solo… Continua a leggere Il trabocchetto di nome Sämpsä Pellervöinen
Per volontà della Cicogna
Dobbiamo tornare su un dettaglio: sul nome del luogo di iniziazioni più antico dei Misteri dei Cabiri. È Pausania che ce ne dà notizia: quel «posto» era detto «Alexarius», ovvero «il posto da dove Ares (Marte) fu [e tuttora deve essere] scacciato». Noi conosciamo dai racconti un solo posto «vietato» a Marte: è il letto… Continua a leggere Per volontà della Cicogna
Tu rinnovi come aquila
«Tu rinnovi come aquila la tua giovinezza» (Salmi, 102: 5) Ho detto al cuore: Non te la prendere. Gliel'ho sussurrato piano all'orecchio. Con parole dolci, perché volevo che il mio cuore mi ascoltasse. Io voglio bene al mio cuore, io voglio che il mio cuore dia ascolto a me che gli voglio bene. Io non… Continua a leggere Tu rinnovi come aquila
Ariosto – La pazzia di Orlando
Pel bosco errò tutta la notte il conte; e allo spuntar della diurna fiamma lo tornò il suo destin sopra la fonte dove Medoro insculse l'epigramma. Veder l'ingiuria sua scritta nel monte l'accese sì, ch'in lui non restò dramma che non fosse odio, rabbia, ira e furore; né più indugiò, che trasse il brando fuore.… Continua a leggere Ariosto – La pazzia di Orlando