Brosse – Marsia, il flautista scorticato da Apollo

Nel corteo di Cibele errante, in lutto per la morte del figlio amante, figurava Marsia, l'amico della dea che suonando il flauto tentava di distrarla dal suo dolore. Era, dicono, un satiro o un sileno della Frigia e gli abitanti di Celene gli attribuivano la composizione dell'«aria della madre» che veniva suonata sul flauto in… Continua a leggere Brosse – Marsia, il flautista scorticato da Apollo

Graves – Bran, il Corvo e l’Ontano

Il nome di Bran vuol dire «corvo», ma anche «ontano» (in irlandese fearn, dove la f si pronuncia v – in poesia gwern). Sappiamo di un Fearn, terzo dei quattro figli di Partholan, leggendario re d'Irlanda nell'Età del bronzo, e di un Gwern, giovane re d'Irlanda, figlio della sorella di Bran, Branwen, ovvero «corvo bianco».… Continua a leggere Graves – Bran, il Corvo e l’Ontano

Il culto dell’orso

Presso gli Aino, l'orso catturato e allevato piccolissimo (in certi casi la moglie del cacciatore giunge persino ad allattarlo col proprio seno) e tenuto in gabbia per tutta la vita, viene alla fine immolato davanti a una siepe sacra in un giorno di baldoria ed eccitazione: si arriva ad offrire il liquore all'orso, prima di… Continua a leggere Il culto dell’orso

Ginzburg – La risurrezione dalle ossa

In una delle sentenze milanesi pronunciate alla fine del '300 – quella contro [la strega] Pierina – si dice che Oriente riportava in vita i buoi (che erano stati uccisi e divorati dalle sue seguaci) toccandone con una bacchetta le ossa chiuse nelle pelli. Ora, secondo l'Historia Brittonum di Nennio (826 circa), ripresa nella Legenda… Continua a leggere Ginzburg – La risurrezione dalle ossa