Plotino – Le stelle non hanno memoria

Di quelle anime che mutano di luogo e di stato, si potrebbe a ragione dire che esse sono anche capaci di memoria, capaci cioè di portare con sé un segno di memoria delle cose accadute e trascorse. Ma in quanto a quelle altre a cui tocca invece restare nel medesimo luogo e stato, di che… Continua a leggere Plotino – Le stelle non hanno memoria

Eliade – Immaginazione e psicanalisi

Il pensiero simbolico non è di dominio esclusivo del bambino, del poeta o dello squilibrato: esso è connaturato all'essere umano, precede il linguaggio e il ragionamento discorsivo. Il simbolo rivela determinati aspetti della realtà – gli aspetti più profondi – che sfuggono a qualsiasi altro mezzo di conoscenza. Le immagini, i simboli, i miti, non… Continua a leggere Eliade – Immaginazione e psicanalisi

Nâzik al-Malâ’ika – L’invitato assente

Già trascorsa è la sera, volge la luna al tramonto ed eccoci a contare le ore di un'altra notte, a guardare lenta la luna scivolare nell'abisso e con lei l'allegria senza che tu sia venuto – tu ormai disperso assieme alle mie speranze – un'altra notte a fissare la tua sedia vuota in compagnia della… Continua a leggere Nâzik al-Malâ’ika – L’invitato assente

Mehdi Akhavân Sâles – Palude

Questa non è l'acqua che spegne il fuoco. Dico a te, svergognata gitana dal colletto strappato! Annaffio il campo di nostalgia della mia mente con quell'amaro diafano estasiante quel puro figlio della vite, focoso. Nel silenzio immerso come una donna nuda nel letto della propria resa, morta o dormiente, senza allargar sorriso o stringer broncio,… Continua a leggere Mehdi Akhavân Sâles – Palude

Buzzati – Inviti superflui

Vorrei che tu venissi da me in una sera d'inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo. Per gli stessi sentieri fatati passammo infatti tu ed io, con passi timidi, insieme andammo attraverso le foreste piene di… Continua a leggere Buzzati – Inviti superflui

Ibn ‘Arabî – Sommerso dalle lacrime

Sul far del giorno da contrade lontane venendo si fermarono nella valle di 'Aqîq. Era appena sorta l'aurora quando sulla cima del monte videro intrepidi un segno. Se l'aquila a quel segno tende non ce la fa ad afferrarlo, e quel segno ignorano finanche le uova dell'avvoltoio: incisi porta degli ornamenti profondi quanto le fondamenta… Continua a leggere Ibn ‘Arabî – Sommerso dalle lacrime

Aiguesmortes – Non è successo realmente

Non è successo realmente. Non saprei neanche dire con esattezza che cosa vuol dire «realmente». È successo però che, chiamato a raccontare le sue origini, quest'Uomo alla cui specie pretendiamo di appartenere, immancabilmente finisce per immaginarsi «caduto» da un alto rango. È successo cioè, e ancora succede, che il Racconto prende questa piega. Ed eccolo… Continua a leggere Aiguesmortes – Non è successo realmente

La scala di frecce

Che giorno triste fu quello in cui il fuoco fu rubato e nascosto sopra le nuvole! Tutti gli animali dicevano di volerlo andare a recuperare. Ma da che parte andare? Per fortuna il fuoco aveva lasciato una traccia del suo passaggio: alzando lo sguardo al cielo, gli animali potevano ancora vedere una macchia nera. Era… Continua a leggere La scala di frecce