Deleuze – L’inconscio è intersoggettivo

Quel che si tratta di sapere è se la ripetizione vada concepita come qualcosa che si compie da un presente a un altro, l'uno attuale e l'altro antico, nella serie reale [nella serie cioè degli avvenimenti reali]. In tal caso, l'antico presente avrebbe la funzione di un punto complesso, quasi di un termine ultimo o… Continua a leggere Deleuze – L’inconscio è intersoggettivo

Deleuze – C’è qualcosa di pazzesco nell’inconscio

La teoria «volgare» dice: c'è un Rimosso, uno Stesso originario che, proprio per via della rimozione, ritorna sì, ma mascherato e spostato, in modo che rimane poi difficile «identificarlo». Esso ha comunque un'«identità», sia pure perduta per strada – e tutta la «terapia» starebbe nel ritrovarla. Deleuze dice: c'è la Ripetizione di niente e di… Continua a leggere Deleuze – C’è qualcosa di pazzesco nell’inconscio

Deleuze – Le maschere della ripetizione

… il ripetente, ciò che si ripete, attua la sua ripetizione solo in quanto non «comprende», non ricorda, non sa o non ha coscienza … tanto più si ripete il proprio passato quanto meno se ne ha memoria, quanto meno si ha coscienza di ricordarsene – ricordate, elaborate il ricordo, per non ripetere … non… Continua a leggere Deleuze – Le maschere della ripetizione

Kerényi – L’humus dell’Uomo

Né i Greci né i Latini ci hanno lasciato un testo mitologico che trattasse, come per esempio il principio della Bibbia, dell'origine dell'uomo. Ma i nomi dell'«uomo» – in greco ἄνθρωπος, in latino homo – ci permettono di concludere con sufficiente sicurezza che una volta erano esistiti racconti che giustificavano simili denominazioni. La parola ἄνθρωπος… Continua a leggere Kerényi – L’humus dell’Uomo

Poe – La maschera della morte rossa

Da tempo la «morte rossa» devastava il paese. Mai epidemia era stata più fatale, o più spaventosa. Il sangue era la sua manifestazione, e il suo suggello il rosso e l'orrore del sangue. Essa appariva con dolori acuti, uno stordimento improvviso, poi un sanguinare diffuso dai pori, infine sopravveniva la dissoluzione. Le macchie scarlatte sul… Continua a leggere Poe – La maschera della morte rossa

Del corpo sepolto nelle parole

Alcuni dicono che il corpo (σῶμα) è la tomba (σῆμα) dell'anima, quasi che l'anima vi fosse attualmente sepolta; e inoltre, poiché per mezzo del corpo l'anima significa (σημαίνει) ciò che ha da significare (σημαίνῃ), è giusto che esso sia chiamato segno (σῆμα). (Platone, Cratilo, 400c) … ogni lingua, disse Freud, ha la sua lingua di… Continua a leggere Del corpo sepolto nelle parole

Aiguesmortes – … et l’or de leur corps

Più che il cielo stellato, scrive Gauguin nel suo Diario, il solo infinito a misura dello sguardo umano è il corpo delle donne. Questo nostro cielo non è che uno degli innumerevoli cieli, e le donne non sono che queste stelle di questo cielo che vediamo noi. Poco più avanti aggiunge: ... la luce di… Continua a leggere Aiguesmortes – … et l’or de leur corps

La maschera di Perseo

Il latino «persona» potrebbe derivare dall'etrusco Phersu, forse imparentato col greco Perseo e, più alla lontana, con Persefone (che potrebbe dunque voler significare qualcosa come la «maschera parlante»). Phersu compare su due affreschi della tomba degli auguri a Tarquinia (530 a. C.). Su un muro della camera mortuaria compaiono due personaggi che si affrontano: uno… Continua a leggere La maschera di Perseo

Il mostro Sisiutl (e affini)

Nella sua ricerca sulla natura del Tricefalo indoiranico, cercando di ricostruire lo schema ancestrale del rito di iniziazione del guerriero, schema di cui in India si sarebbe «appropriato» Indra in quanto «uccisore di Vrtra», Dumézil (Le sorti del guerriero) notò la presenza nel rituale dei Pellerossa della Bella Coola, dei Kwakiutl (Columbia britannica, Vancouver) e… Continua a leggere Il mostro Sisiutl (e affini)

Imparare a leggere le scritture

… i Dogon raccontano che Amma «disegnò» il mondo prima di «crearlo». Che anzi lo scarabocchiò quando ancora non sapeva disegnare. Raccontano che prima se l'immaginò, prima se ne fabbricò le «immagini» – e solo avendolo immaginato seppe poi metterlo al mondo. Partorizione dopo partizione – dice Lacan. Perché Amma questo fece: mise al mondo… Continua a leggere Imparare a leggere le scritture