C'era una volta, nel Galles occidentale, un giovane che era il settimo di sette figli, e dunque, a quel che si dice, aveva su di sé, sulla quarantanovesima parte del suo corpo, la benedizione delle fate. Un giorno, il giovane litigò con suo padre e lasciò la sua casa per andare a cercare fortuna in… Continua a leggere Galles – Dove dorme re Artù
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Grimm – La bara di vetro
Non si dica che un povero sarto non può aver successo e giungere ai più alti onori; basta che infili la strada giusta e, soprattutto, che abbia fortuna. Un siffatto sartorello, svelto e garbato, andava una volta in giro per il mondo; arrivò in un gran bosco e, siccome non sapeva la strada, si smarrì.… Continua a leggere Grimm – La bara di vetro
Calvino – La bella addormentata e i suoi figli
Una volta c'era un Re e una Regina, e non avevano figli; e perciò la Corte era come in lutto, tutti disperati. La Regina pregava notte e giorno, ma non sapeva più a che Santo votarsi, perché tutti i Santi facevano i sordi, e finalmente un giorno pregò così: «Madonna mia, fammi avere una figlia… Continua a leggere Calvino – La bella addormentata e i suoi figli
Arikara – La scelta sbagliata
C'era una volta un giovane guerriero in cerca di gloria che andava a gemere tutto solo nei recessi più selvaggi, implorando un aiuto soprannaturale. Un uccello [ne udì i lamenti] e lo condusse in un luogo dove gli apparve un uomo rosso: era il Sole, il quale [in cambio della gloria] pretese la lingua del… Continua a leggere Arikara – La scelta sbagliata
Eliade – La stanchezza di Dio
In Romania si racconta che Dio, dopo averla creata, osservò che la Terra si era tanto estesa da non lasciare più spazio alle acque. Non sapendo come porre rimedio, mandò allora l'ape dal riccio, il più astuto di tutti gli animali, per chiedergli consiglio. Il riccio però si rifiutò di dare il suo aiuto, col… Continua a leggere Eliade – La stanchezza di Dio
Della perdita dell’immortalità
Il Racconto è abbastanza esplicito su questo punto. Dice che, se ci tocca una vita mortale, solo una breve parentesi tra essere e non-essere, è per via di un'«imprudenza» di cui si è reso responsabile il nostro Antenato, allorché «diede ascolto» a un richiamo che lo «distrasse» dall'immortalità. Come non pensare a Gilgameš? Era a… Continua a leggere Della perdita dell’immortalità
In quanto al nostro eretico erotismo
Ogni simbolo è un insieme ritmico che comprende i ritmi comuni ed essenziali di una serie di fenomeni, i quali rimangono sparsi su piani differenti grazie ai loro ritmi secondari... (Schneider, Gli animali simbolici) Una «sequenza» (a b c S), dice Schneider, «è apparentata» a un'altra (d e f S) dall'elemento S che hanno in… Continua a leggere In quanto al nostro eretico erotismo
Nietzsche – Il viandante
Chi anche solo in una certa misura è giunto alla libertà della ragione, non può poi sentirsi sulla terra nient'altro che un viandante – per quanto non un viaggiatore diretto a una meta finale: perché questa non esiste. Ben vorrà invece guardare e tener gli occhi ben aperti, per rendersi conto di come veramente procedano… Continua a leggere Nietzsche – Il viandante
Desana – La cassa della Notte
In principio non c'era la Notte, ma solo il Giorno. L'umanità si stancò di vivere sempre nella luce. Correva voce che a settentrione vivesse un essere chiamato Notte che era diviso in due parti, Notte e Giorno. Gli uomini cominciarono ad osservare attentamente il nord e notarono che una nuvola nera si innalzava per un… Continua a leggere Desana – La cassa della Notte
La pazzia che deve essere ancora dormita
Amleto parla parole umane, ma non facciamoci trarre in inganno. Amleto è un dio – sia pure caduto in disgrazia. Un dio tenuto in ostaggio della sua divina incontinenza, un dio vincolato a essere «senza fine», un dio che non finisce mai di essere dio. Un dio incatenato alla sua (presumo) «retta via». Un dio… Continua a leggere La pazzia che deve essere ancora dormita