Heidegger – Il bagno nel fiume Lete

Alla fine del dialogo platonico sull'essenza della πόλις, si parla di un δαιμόνιος τόπος... di una «località insolita», di un «dove» entro i cui siti e percorsi l'in-solito risplende espressamente, e in cui l'essenza dell'essere è essenzialmente presente in un senso eccellente. La località nominata nel mito conclusivo della Politeia di Platone non si trova… Continua a leggere Heidegger – Il bagno nel fiume Lete

Deleuze – I paradossi del Passato Puro

Chissà, forse i Filosofi non sono che bambini invecchiati anzitempo, una specie di Narratori così rapidi nel concepimento del Racconto, che agli altri poi lo sanno narrare solo navigandolo all'incontrario. Dicesi scienza del Salmone – questo nuotare controcorrente, a ritroso: questo andare dalla Fine all'Inizio, ciascuno del suo proprio essere al mondo. Forse è di… Continua a leggere Deleuze – I paradossi del Passato Puro

Lacan – Il sogno angosciato e la rimozione

Prendete Freud – dice Lacan – prendete il caso dell'«Uomo dei lupi». Il soggetto è afflitto da un trauma «immaginario»: la vista di una copula tra i genitori in una posizione a tergo. C'è, dunque, «in principio» un vedere. L'uomo dei lupi «vede» quella scena in età assai precoce. Quando? tra i sei e i… Continua a leggere Lacan – Il sogno angosciato e la rimozione

C’è Sophia e Sophia

Thot è convinto che la sua invenzione «renderà gli Egiziani più sapienti e arricchirà la loro memoria». Assicura che la scrittura sarà una portentosa «medicina per la sapienza e per la memoria». Sappiamo come la pensa Platone: σοφία e μνήμη, sapienza e memoria, non sono che le due «chiavi» di uno stesso tesoro – perché… Continua a leggere C’è Sophia e Sophia

Pavel Kutzko – La Scena è la Lontana

… ci sono persone di lassù, e persone di quaggiù (soggetti smodatamente sublimi e soggetti modestamente comici) – ci sono manie e depressioni, effimere esaltazioni e cadute vertiginose, rinascite e necrologi, emersioni ed immersioni, creazioni e distruzioni, a popolare il simbolismo della nostra Lingua Pop. Polo nord e polo sud, o semplicemente alto e basso… Continua a leggere Pavel Kutzko – La Scena è la Lontana

L’epicureo e il devoto di Kafka

Epicuro consiglia: λάθε βιώσας – vivi nascosto, non dare nell'occhio, passa inosservato, non uscire dalla latitanza. Il devoto di Kafka invece fa di tutto per farsi notare, vuole essere visto, perché solo sotto lo sguardo della gente riesce a sentirsi vivo. E dunque: epicureo ≠ devoto vivo = nascosto ≠ vivo = visibile Per sentirsi… Continua a leggere L’epicureo e il devoto di Kafka

Aiguesmortes – Non è successo realmente

Non è successo realmente. Non saprei neanche dire con esattezza che cosa vuol dire «realmente». È successo però che, chiamato a raccontare le sue origini, quest'Uomo alla cui specie pretendiamo di appartenere, immancabilmente finisce per immaginarsi «caduto» da un alto rango. È successo cioè, e ancora succede, che il Racconto prende questa piega. Ed eccolo… Continua a leggere Aiguesmortes – Non è successo realmente

Il Simbolo e il Diavolo

Apollo ricorda Coronide. È da un po' che l'ha «uccisa», a quest'ora dovrebbe essere tutto finito, e invece. Invece Apollo ricorda, trattiene qualcosa – sebbene tutto il resto sia stato «soppresso», c'è qualcosa che ancora lo tormenta, lo stressa, lo tocca. Qualcosa che lo riguarda [dallo specchio]. Qualcuno che gli rivolge la parola dall'«assenza». Coronide… Continua a leggere Il Simbolo e il Diavolo

Ci serve la vostra gaia ignoranza

Come evitare di scrivere su qualcosa che non sia quello che non si sa, o che mal si conosce? Proprio su questo punto s'immagina di avere qualcosa da dire. Non si scrive che al limite del proprio sapere, su quella punta estrema che separa il nostro sapere e la nostra ignoranza, e che fa passare… Continua a leggere Ci serve la vostra gaia ignoranza