SOCRATE: Ciò che a te, Ione, permette di recitare così bene Omero e di cui appunto parlavo, non è una bravura artistica, ma è una forza divina che ti muove (θεία δύναμις ἥ σε κινεῖ), come avviene nella pietra che Euripide chiamò Magnete e la gente chiama Eraclea. Questa pietra infatti non solo attrae gli… Continua a leggere Platone – La potenza magnetica della Musa
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Calvino – Il figlio del Re nel pollaio
Si racconta che c'era un ciabattino con tre figlie femmine: Peppa, Nina e Nunzia. Erano poveri in canna, e il ciabattino girava per la campagna ad aggiustare scarpe, ma non poteva buscare un quattrino. La moglie a vederlo tornare a mani vuote: «Sciagurato! – gli diceva, – cosa metterò in pentola oggi?». E lui, stanco,… Continua a leggere Calvino – Il figlio del Re nel pollaio
Parole che rotolano fino alla luna
Le due triadi: quella femminile (Irma, la moglie di Freud, e l'amica di Irma) e quella maschile (Otto, il dottor M. e Leopold) – ovvero la triade immaginaria e quella simbolica – la triade Rana e la triade Giaguaro. Tra le due Lacan coglie uno stacco, un passaggio improvviso dall'una all'altra – che verrebbe a… Continua a leggere Parole che rotolano fino alla luna
Cashinawa – L’origine della luna
Due tribù si facevano guerra. Un giorno, un indio incontrò un nemico e pensò di fuggire, ma l'altro cercò di lusingarlo offrendogli un grosso pacco di frecce. Lo invitò poi ad accompagnarlo al suo villaggio a far visita alla moglie che, disse, sarebbe certo stata felicissima di accogliere un ospite straniero. Tutto contento, l'indio strinse… Continua a leggere Cashinawa – L’origine della luna
Caucaso – La morte di Batradz
Da quel giorno, Batradz non smise di perseguitare e attaccare i Geni e gli Spiriti, di tormentarli e di massacrarli. Tutti insieme, essi andarono a lamentarsi con Dio. «Il figlio di Hæmyts, Batradz, non ci lascia più vivere, sopprimilo!». «Che cosa posso fare per voi? – rispose Dio. – È nato senza che io l'abbia… Continua a leggere Caucaso – La morte di Batradz
Kerényi – Il filo e il volo
Dalle parole del coro delle donne di Trezene nell'Ippolito di Euripide trapela qualcosa di intimo e profondo. Il coro dichiara di voler scomparire «in gigantesche caverne», e di lì poi spiccare il volo: le donne desiderano trasformarsi in uccelli e unirsi allo stormo che sta per migrare. Ma come poteva mai avvenire una simile trasformazione… Continua a leggere Kerényi – Il filo e il volo