La voce è il fenomeno perché è la voce che chiama al sapere. Ed è poi nel sapere che emergono le cose. E lì che accade il saper cosa, in forza del quale è il sole che sorge all'orizzonte ed è il dito ciò che il bambino afferra. Se non so cosa, sono muto come… Continua a leggere Sini – La voce è il fenomeno
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Eliade – Ripetizione e creazione
Ciò che, di un mito cosmogonico, ci colpisce prima di tutto è che esso è continuamente ripetuto: il mito è continuamente recitato, e questo fatto implica che la cosmogonia non cessa di essere ripetuta simbolicamente. Abbiamo già altrove evidenziato il significato religioso e metafisico della ripetizione dei gesti esemplari, e ciò ci dispensa dall'esporre qui… Continua a leggere Eliade – Ripetizione e creazione
Rabelais – Pantagruele loda il consiglio dei muti
Terminate che furono queste chiacchiere, Pantagruele stette abbastanza a lungo in silenzio. Sembrava pensoso. Poi disse a Panurge: «Lo spirito maligno vi seduce; ma ascoltate. Ho letto che in passato gli oracoli più veritieri e sicuri non erano quelli lasciati per iscritto o che si profferivano a parole: molte volte si sono ingannati, e proprio… Continua a leggere Rabelais – Pantagruele loda il consiglio dei muti
Heidegger – L’uomo, questo animale che parla
Facciamo ora un salto [dalla questione del tempo] al problema del corpo. Innanzitutto, due asserzioni di Nietzsche. Nella Der Wille sur Macht («La volontà di potenza»), il frammento 659 suona: «il corpo è un pensiero più meraviglioso della vecchia anima». Il frammento 489 recita: «Il fenomeno del corpo è il fenomeno più ricco, più chiaro,… Continua a leggere Heidegger – L’uomo, questo animale che parla
Derrida – La parola sulla scena della crudeltà
Che cosa diventerà allora la parola nel teatro della crudeltà? Dovrà semplicemente tacere o sparire? Niente affatto. La parola cesserà di dominare la scena ma sarà presente. Vi occuperà un posto rigorosamente delimitato, avrà una funzione entro un sistema al quale sarà ordinata. Sappiamo infatti che le rappresentazioni del teatro della crudeltà dovevano essere minuziosamente… Continua a leggere Derrida – La parola sulla scena della crudeltà
Cos’è, chi è che indispettisce Narciso?
La Struttura, se è di questo che si tratta (si vedrà), si fonda, a detta di Lévi-Strauss, su … un'istanza «ambigua»: come altrimenti chiamarla se essa è «in pari tempo, naturale e culturale, affettiva e razionale, animale e umana»? Non è un'istanza che, incidentalmente, si trova a cadere in contraddizione – ma la Figlia in… Continua a leggere Cos’è, chi è che indispettisce Narciso?
Nietzsche – Gesto e linguaggio
Più antica del linguaggio è l'imitazione dei gesti; questa si produce spontaneamente e – ancora oggi che il parlare a gesti è generalmente represso e si è acquistato il dominio sui propri muscoli – è così forte, che non possiamo veder muovere un volto senza che un'innervazione si produca anche sul nostro volto (si può… Continua a leggere Nietzsche – Gesto e linguaggio
Guiart – I «posti» e i «gesti» delle parole
Il vero problema [nell'approccio ai sistemi simbolici dell'Oceania] è costituito dall'universo in cui gli autori australiani collocano i loro miti, ossia in quello che essi chiamano il «Tempo del Sogno». I limiti spaziali di questo universo coesistono con quelli del mondo dei vivi, salvo una piccola differenza: il mondo mitico si appropria degli eventuali mondi… Continua a leggere Guiart – I «posti» e i «gesti» delle parole