Com'è il Malato di Molière? Immaginario. È sano come un pesce, però si crede «malato», accusa malattie da cui non è affetto. Se c'è qualcosa di cui è realmente malato, è solo l'immaginazione che gli «produce» miraggi, sviste e abbagli e ... mancamenti vari. È l'immaginazione a spacciargli per «reale» ciò che sta solo nella… Continua a leggere Che dio salvi la Regina, l’Immaginazione
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Eliade – Il calore magico e la luce interiore
Universalmente gli sciamani e gli stregoni godono della fama di «signori del fuoco»: ingoiano carboni ardenti, toccano il ferro rovente, camminano sul fuoco. Durante le loro sedute, gli sciamani siberiani si «riscaldano» a tal punto da colpirsi con dei coltelli senza ferirsi, si trafiggono con le sciabole, ingoiano braci, ecc. Ora, un certo numero di… Continua a leggere Eliade – Il calore magico e la luce interiore
Pavel Kutzko – Narciso è stanco
È difficile liberarsi delle altrui, ma soprattutto delle proprie bugie. Esercizio elastico di quarto grado: chiedere consigli a san Bernardo. Me l'immagino. Dante alle prese con l'ultimo della Commedia. Che fare? osare in prima persona dire la bugia alla Madonna? o lasciare che a sbrogliare la matassa delle parole sia il Templare, visto che di… Continua a leggere Pavel Kutzko – Narciso è stanco
Couliano – I viaggi ultraterreni nella tradizione iranica
L'Iran antico, più ancora dell'India, era considerato dalla prestigiosa scuola tedesca di «storia delle religioni» come terra d'origine dei viaggi ultraterreni. Non ci dilungheremo su questa teoria, ormai del tutto obsoleta […] Il grande iranologo svedese Hendrik Samuel Nyberg (Die Religionen des Alten Iran) affermava che la religione iranica prezoroastriana era dominata da comunità di… Continua a leggere Couliano – I viaggi ultraterreni nella tradizione iranica
Il furioso Óðinn
Il nome di Óðinn è molto illuminante: esso deriva dall'antico nordico oðr, che Adamo di Brema rende con furore. Il termine tedesco corrispondente è wut (furore, rabbia: cfr. Bacone e l'origine dell'estetica moderna), quello gotico wôds (posseduto). Come sostantivo, esso designa tanto l'eccitazione propria dell'ebbrezza, quanto il genio poetico (cfr. l'anglosassone wôth = canto) o… Continua a leggere Il furioso Óðinn
Per volontà della Cicogna
Dobbiamo tornare su un dettaglio: sul nome del luogo di iniziazioni più antico dei Misteri dei Cabiri. È Pausania che ce ne dà notizia: quel «posto» era detto «Alexarius», ovvero «il posto da dove Ares (Marte) fu [e tuttora deve essere] scacciato». Noi conosciamo dai racconti un solo posto «vietato» a Marte: è il letto… Continua a leggere Per volontà della Cicogna
Ariosto – La pazzia di Orlando
Pel bosco errò tutta la notte il conte; e allo spuntar della diurna fiamma lo tornò il suo destin sopra la fonte dove Medoro insculse l'epigramma. Veder l'ingiuria sua scritta nel monte l'accese sì, ch'in lui non restò dramma che non fosse odio, rabbia, ira e furore; né più indugiò, che trasse il brando fuore.… Continua a leggere Ariosto – La pazzia di Orlando
Pazzia e pazziella – un abbozzo etimologico
C'è chi, la parola «pazzia», la fa derivare dal latino patior, intendendola come una «passione» smodata, un'affezione morbosa del pathos, un suo «eccesso», un'esagerazione, e dunque una patologia. Altri invece hanno ipotizzato una sua derivazione dall'antico alto tedesco parzjan o barzjan (infuriare): ipotesi però che urta contro quella «r» in più presente nel tema. È… Continua a leggere Pazzia e pazziella – un abbozzo etimologico