Un indigeno, accompagnato dal figlioletto, era a caccia nella foresta quando scorse nel fiume una pericolosa razza uncinata. Non indugiò a ucciderla. Il bambino aveva fame e pregò il padre di farla cuocere. Questi acconsentì di mala grazia, poiché avrebbe preferito continuare la sua pesca. Accese un piccolo fuoco e, non appena ci fu un… Continua a leggere Bororo – L’origine del nome delle stelle
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Afanasjev – Vantardo
Devo divertirvi con una favoletta? è una favoletta meravigliosa, con miracoli miracolosi, con prodigi prodigiosi e col bracciante Vantardo dei bricconi il più briccone; qualsiasi cosa intraprende, alla fine gli rende! Vantardo era andato a fare il bracciante, ma aveva trovato un brutto periodo: non spuntava né grano né verdura. Ecco che il padrone escogitò… Continua a leggere Afanasjev – Vantardo
La ragnatela di Penelope
I giocatori muoiono, i giocattoli sopravvivono. Se la «sentenza» è troppo forte, allora addolciamola! Ma sì, indoriamola questa pillola, e diciamo così: i giocatori passano, mentre i giocattoli se la spassano. Ho capito male, o pare anche a te che la Nonna del Racconto maya, fingendo di dirlo ai suoi Nipoti, mandi a dire a… Continua a leggere La ragnatela di Penelope
Avicenna – Il racconto dell’uccello
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Non ho altro aiuto che Dio; in Lui confido ed Egli solo mi basta. C'è qualcuno tra i miei fratelli, disposto a prestarmi un po' d'ascolto, perché io possa confidargli una parte delle mie tristezze? Forse potrebbe fraternamente condividere il mio fardello. Ché, infatti, l'amico non potrà… Continua a leggere Avicenna – Il racconto dell’uccello
Aiguesmortes – Esercizio di crittografia
Eraclito dice: φύσις κρύπτεσθαι φιλεί (fr. 123). La natura ama nascondersi. La natura «ama» (φιλεί) giocare a nascondino. Il suo «gioco» preferito, quello che più le è congenito, quello per cui ha più feeling (φιλεί), è pazziare «a moscacieca» con chi cerca di svelarne i segreti. La natura ama criptarsi (κρύπτεσθαι). La natura «parla» un… Continua a leggere Aiguesmortes – Esercizio di crittografia
Calvino – Il fischio del merlo
Il signor Palomar ha questa fortuna: passa l'estate in un posto dove cantano molti uccelli. Mentre siede su una sdraio e «lavora» (infatti ha anche un'altra fortuna: di poter dire che lavora anche in luoghi e atteggiamenti che si direbbero del più assoluto riposo; o per meglio dire, ha questa condanna, che si sente obbligato… Continua a leggere Calvino – Il fischio del merlo
Rabelais – Come, in alto mare, Pantagruele udì varie parole sgelate
In pieno mare, banchettando noi, sgranocchiando, chiacchierando e facendo belli e brevi discorsi, Pantagruele si alzò e si tenne ritto per scrutare all'intorno. Poi ci disse: «Compagni, sentite niente? A me sembra di udire persone che parlano in aria, eppure non ci vedo nessuno. Ascoltate». Al suo richiamo noi stemmo tutti attenti, e annusavamo l'aria… Continua a leggere Rabelais – Come, in alto mare, Pantagruele udì varie parole sgelate
Un fischio all’orecchio
Se Icaro cade dalle nuvole, non è che suo cugino Pernice se la passa meglio. Uno è figlio, l'altro è nipote (figlio di sorella) di Dedalo: la colpa che hanno da espiare, alla fin fine è solo di essere imparentati col Fabbro più ingegnoso del mondo. Quello del labirinto, per intenderci. L'ingegno, si sa, ama… Continua a leggere Un fischio all’orecchio
Come ebbe origine il Racconto
Vuoi sapere l'origine del Racconto? eccoti servito un racconto sull'Origine delle nostre parole! Il racconto dice che fu una nonna a insegnare alla nipote il primo «nome». Avendo «bruciato» un lembo di foresta, tra le ceneri ancora calde sparse i semi di tutte le parole e li coprì di terra. Una sola raccomandazione fece alla… Continua a leggere Come ebbe origine il Racconto