… sarà, scusate … sarà quel che sarà, ma io devo girare sull'asse della mia trottola, ché … se fermo la pazziella, impazzisco. È più forte di me, è il mio vizio incorreggibile. Non mi rassegno a darla vinta al Lupo – questa è la mia demenza, questa è tutta la mia «umanità». Scusate se… Continua a leggere C’iarama magnà
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Isole Figi – Il ragazzo di nome Un-Capello
Quello che si stava per celebrare nell'arcipelago di Tokelau era un'importante matrimonio. Perciò furono invitati tutti gli abitanti dei villaggi sparsi per le isole, anche le più lontane, e tutti ci andarono ben volentieri, fatta eccezione per i vecchi e gli ammalati. A Udu, un piccolo villaggio dell'isola di Kabara, rimase soltanto una coppia anziana… Continua a leggere Isole Figi – Il ragazzo di nome Un-Capello
Nietzsche – Gli animali e la morale
Le pratiche che vengono perseguite nella società più raffinata: cioè evitare accuratamente il ridicolo, lo stravagante, il pretenzioso; tener nascoste le proprie virtù come pure le bramosie più ardenti, mostrarsi equanime, inserirsi in un ordine, diminuirsi – tutto questo, in quanto costituisce la morale sociale, lo si può trovare grosso modo ovunque, perfino al livello… Continua a leggere Nietzsche – Gli animali e la morale
Padrone e Servo: scarabocchiando su Hegel
Garcia Lorca – Il duende… il padrone si rapporta alla cosa in guisa mediata, attraverso il servo (Hegel) Il padrone non gode della cosa, se non è un altro, il servo, a produrgliela. Il padrone vede, sente e percepisce la presenza solo delle cose che può sottrarre al servo. Il padrone pratica solo il furto,… Continua a leggere Padrone e Servo: scarabocchiando su Hegel
Divagando sui tre richiami
I miti sudamericani ci hanno introdotti a questa curiosa distinzione dei tre richiami a cui l'«eroe» sarebbe chiamato, a seconda dei casi, a rispondere o a rimanere sordo. Procedendo dal più forte al più debole, abbiamo nell'ordine il richiamo della Roccia (o della Pietra), del Legno Duro (o della Quercia), e del Legno Putrido (o… Continua a leggere Divagando sui tre richiami
A san Martino vai a fare il priore
È morto verso la metà di novembre. Questo è tutto quanto di Lui (?) concretamente (?) sappiamo (?). Tutto il resto (chiamiamolo così) – tutto il «corpo» della cosmogonia dogon rimarrà per noi un mistero. Non è un caso se lo stesso Griaule lo percepisce come un labirinto in cui si aprono sempre nuove porte,… Continua a leggere A san Martino vai a fare il priore
Un bisticcio platonico
Il demiurgo in molte tradizioni è un falegname o marionettaio. In sanscrito si dice sutrâdhâra che vuol anche dire regista e architetto […] Nel mito norreno della creazione l'uomo è un pezzo di legno. Lo animano gli dèi. Il legno è in greco la materia. Marionetta in greco è thaûma e Platone in Teeteto, 154d,… Continua a leggere Un bisticcio platonico
A proposito dell’uncino
Amleto usava sedersi presso il fuoco e, raccogliendo insieme le braci con le mani, foggiare dei legni adunchi, indurirli nel fuoco e formarvi alle due estremità certi uncini per farli aderire più saldamenti ai loro attacchi. (Saxo Grammaticus) Insomma, Amleto stava affilando le armi della vendetta? O vedeva dinanzi a sé solo il futuro di… Continua a leggere A proposito dell’uncino
L’Uomo non ha fretta
To take to give is all (Dylan Thomas) ** Ci mangiamo futuro. Tanto futuro, a volte, in un boccone solo. Per ingordigia ci riduciamo a vivere una vita breve, a consumare in fretta i nostri pasti. Carpe diem! – ditelo ai maiali, glielo manda a dire quel porco del gregge di Epicuro: carpisci, prendi, arraffa… Continua a leggere L’Uomo non ha fretta
Il culto dell’orso
Presso gli Aino, l'orso catturato e allevato piccolissimo (in certi casi la moglie del cacciatore giunge persino ad allattarlo col proprio seno) e tenuto in gabbia per tutta la vita, viene alla fine immolato davanti a una siepe sacra in un giorno di baldoria ed eccitazione: si arriva ad offrire il liquore all'orso, prima di… Continua a leggere Il culto dell’orso