Amore è poeta così sapiente che sa fare di chiunque altro un poeta: diviene dunque poeta, anche se prima non aveva nessuna musa, chiunque purché sia toccato da Amore. (Platone, Simposio, 196e) Amore è, dunque, un poeta «contagioso»: ti tocca appena, ed ecco da lungi venire a te la Musa (si chiama così perché non… Continua a leggere Ceccardino – L’erotismo poetico
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Brosse – Il bosco sacro
Secondo quello che giustamente Lévi-Strauss chiama «il pensiero selvaggio» (non a caso selvaggio viene da silva, «foresta»), gli alberi sono abitati e hanno un'«anima». Tale credenza, ormai sopravvissuta solo sotto forma di vaghe tracce in un folclore in via di rapida scomparsa, ci sembra rientrare tra le superstizioni del passato. Ma uno scetticismo così netto… Continua a leggere Brosse – Il bosco sacro
Il trovatore ha trovato Se Stesso!
Etimologia di «trovare», … provenzale e catalano «trobar», antico francese «trover», moderno «trouver», spagnolo e portoghese «trovar»: a) alcuni sulle vestigia del Grimm pensa all'antico alto tedesco «trefan»: colpire, cogliere, incontrare, mediante una presunta forma gotica «*drupan» (cfr. truffa); b) il Diez dal latino «turbare» (turbare, confondere), cangiato poi senza difficoltà morfologiche in «*trubare», «*trobare»… Continua a leggere Il trovatore ha trovato Se Stesso!
La maschera di Perseo
Il latino «persona» potrebbe derivare dall'etrusco Phersu, forse imparentato col greco Perseo e, più alla lontana, con Persefone (che potrebbe dunque voler significare qualcosa come la «maschera parlante»). Phersu compare su due affreschi della tomba degli auguri a Tarquinia (530 a. C.). Su un muro della camera mortuaria compaiono due personaggi che si affrontano: uno… Continua a leggere La maschera di Perseo
Il furioso Óðinn
Il nome di Óðinn è molto illuminante: esso deriva dall'antico nordico oðr, che Adamo di Brema rende con furore. Il termine tedesco corrispondente è wut (furore, rabbia: cfr. Bacone e l'origine dell'estetica moderna), quello gotico wôds (posseduto). Come sostantivo, esso designa tanto l'eccitazione propria dell'ebbrezza, quanto il genio poetico (cfr. l'anglosassone wôth = canto) o… Continua a leggere Il furioso Óðinn
La sciarada (c’è qualcuno che l’indovina?)
Una «sciarada» non serve che a far durare la parola, a prolungarla «oltre misura», a farla lunga il più possibile, solo per rinviare la sentenza [di morte] a cui sa d'essere condannata. Farla lunga è fare una sciarada. Ma proviamo a vedere se è questo il senso che il dizionario etimologico ci suggerisce! Sta scritto:… Continua a leggere La sciarada (c’è qualcuno che l’indovina?)
Hillman – Il cappio di Ananke
Nella sua ricca monografia, Heinz Schreckenberg passa in rassegna tutte le etimologie e i contesti proposti per Ananke, giungendo alla conclusione che in Omero la parola è mutuata da una probabile radice semitica chananke, basata sulle tre consonanti hnk. I reperti di Schreckenberg possono essere schematizzati come segue: antico egizio: hnk = angusto antico egizio:… Continua a leggere Hillman – Il cappio di Ananke
Le nozze di Suono e Tempo
Il mondo ebbe origine da uno strillo della Fame: le acque, il fuoco, gli astri, la terra e tutto il resto, altro non sono che «scorie materiali» del canto della Morte. A dare un «tempo» al Suono è la Morte che, cantando, spartisce la Vita fra i viventi. A ciascuno la «sua» vita è il… Continua a leggere Le nozze di Suono e Tempo
Come la farfalla al bruco
Come la farfalla al bruco, così la Voce «succede» al Corpo che la Fame si è dato: succede che lo rovescia come un guanto e, insieme, ne rovescia la prospettiva «in modo estrinseco» (ad extra). La Voce suona «fuori» del Corpo – e là fuori «fa le veci» (ma spesso anche le «feci») del Corpo.… Continua a leggere Come la farfalla al bruco
Pazzia e pazziella – un abbozzo etimologico
C'è chi, la parola «pazzia», la fa derivare dal latino patior, intendendola come una «passione» smodata, un'affezione morbosa del pathos, un suo «eccesso», un'esagerazione, e dunque una patologia. Altri invece hanno ipotizzato una sua derivazione dall'antico alto tedesco parzjan o barzjan (infuriare): ipotesi però che urta contro quella «r» in più presente nel tema. È… Continua a leggere Pazzia e pazziella – un abbozzo etimologico