È in verità una semplice legge empirica, quella per cui le rappresentazioni, che si sono spesso seguite o accompagnate, alla fine s'associano tra loro, e si mettono pertanto in una connessione tale per cui, anche senza la presenza dell'oggetto, una di queste rappresentazioni fa passare lo spirito alle altre secondo una regola costante. Ma questa… Continua a leggere Kant – La sintesi della riproduzione immaginale
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Rella – Il sogno della ragione
Ma il contrario di un sogno, che cos'è, o Fedro, se non un altro sogno?... Un sogno di vigilanza, prodotto dalla ragione stessa. (P. Valery) Possiamo immaginare uno stato di terrore puro, assoluto. Forse l'abbiamo sfiorato nell'incubo, o nell'attesa, o nell'attimo di un terribile risveglio dopo una notte di sogni inquieti. O forse, anche, in… Continua a leggere Rella – Il sogno della ragione
Lacan – In articulo mortis
Non è un caso che Edipo sia l'eroe patronimico del complesso di Edipo. Si sarebbe potuto scegliere un altro, poiché tutti gli eroi della mitologia greca hanno qualche rapporto con questo mito, lo incarnano sotto altri profili, ne mostrano altri aspetti. Non è senza ragione che Freud è stato spinto verso questo. Edipo, nella sua… Continua a leggere Lacan – In articulo mortis
Lacan – L’io e la morte
SIG.NA RAMNOUX: – Ero riuscita, dopo la lettura di Freud, a farmi dell'io l'idea di una funzione «difesa» da situare in superficie e non nel profondo, e che si eserciterebbe su due fronti, contemporaneamente contro i traumi provenienti dall'esterno e contro gli impulsi provenienti dall'interno. Dopo le sue conferenze non riesco più a rappresentarmelo così.… Continua a leggere Lacan – L’io e la morte
Deleuze-Guattari – Tutto comincia dalla testa del padre
Chi viene prima, l'uovo o la gallina, il padre e la madre o il bambino? Per la psicoanalisi è come se fosse il bambino (il padre non è malato che della sua infanzia), per quanto essa sia nello stesso tempo costretta a postulare una preesistenza parentale (si è bambini solo rispetto a un padre e… Continua a leggere Deleuze-Guattari – Tutto comincia dalla testa del padre
Aiguesmortes – Non è tamburo né sposa
Tamburo o donna? Dipende. La Siberia o la Nubia? A ogni giro di giostra, tutt'e due, a turno. Tamburo e donna una volta, donna e tamburo un'altra. Sicché: quando c'era una volta (bisogno di) un tamburo, il padre siberiano disse al figlio: su, non perdere tempo, va' a prenderlo, ma – mi raccomando – che… Continua a leggere Aiguesmortes – Non è tamburo né sposa
Nietzsche – L’ultimo filosofo all’ultima sua voce
Discorsi dell'ultimo filosofo con se stesso. Frammento dalla storia della posterità. Chiamo me stesso l'ultimo filosofo, poiché sono l'ultimo uomo. Nessuno parla con me se non io stesso, e la mia voce giunge a me come quella di un morente. Lasciami rimanere ancora un'ora con te, amata voce, con te, ultimo soffio nostalgico di tutta… Continua a leggere Nietzsche – L’ultimo filosofo all’ultima sua voce
Il rumore e la brevità della vita
La storia è questa. Il padre ha scoperto che il figlio ha avuto rapporti incestuosi con la madre e, per sbarazzarsi di lui, lo spedisce nel Nido delle anime sommerso in fondo alle acque, a rubare tre «sonagli»: il grande, il piccolo e il buttoré (quello che i danzatori portano alle caviglie). A procurarsi, dunque,… Continua a leggere Il rumore e la brevità della vita
Iréne Matthis – La madre pre-edipica
La controversia irrisolta sulla sessualità femminile è stata ripresa negli anni '60 dal Movimento di liberazione della donna. La cosa ha stimolato ulteriori studi intorno a una delle poche cose su cui tutti gli interlocutori degli anni '20 e '30 si trovavano d'accordo: l'importanza del periodo pre-edipico nello sviluppo della donna, e in particolare lo… Continua a leggere Iréne Matthis – La madre pre-edipica
Paroline magiche e formichine
È possibile trovarsi nelle circostanze (nell'Umwelt) di una «cosa», prima ancora di sapere come si chiama. È possibile avere a che fare con la «cosa» senza parlarla, senza saperla o volerla nominare, magari senza avere di che nominarla, senza avere nessun nome per significarla. È possibile «usare» la cosa, prendersene cura senza nemmeno sapere di… Continua a leggere Paroline magiche e formichine