Sioux Brule – La sposa fantasma

C'era una volta un uomo, un abile cacciatore che procurava molto cibo, ed era innamoratissimo della sua bella moglie. Avevano due bei bambini, e un terzo in arrivo. Quando la moglie fu sul punto di partorire, ebbe a lungo le doglie. Il bimbo però non voleva uscire, e il dolore era così forte che la… Continua a leggere Sioux Brule – La sposa fantasma

Caucaso – Le mani bianche di ‘Adeyho

La casa di 'Adeyho si trova su un pendio della montagna. Se si guarda verso l'alto, dalla pianura, essa appare piccola piccola. Una sorta di scalinata vi dà accesso. La casa è vuota; soltanto, sui muri, sono disegnati una cupoletta e una mezzaluna. Nelle vicinanze c'è qualcosa di allungato, simile a fuliggine. Si racconta che… Continua a leggere Caucaso – Le mani bianche di ‘Adeyho

Caucaso – La morte della Sposa luminosa

Dall'unione di Sasreqoa (Soslan) con la Sorella dei sette fratelli Ayerg nascono tre figli, ma tutt'e tre muoiono accidentalmente per mano dello stesso Sasreqoa. È l'inizio delle sue disgrazie, che non smetteranno più: perderà l'una dopo l'altra la sposa, il cavallo, la sorella, infine la vita. *** Il Narto Sasreqoa non era forse degno di… Continua a leggere Caucaso – La morte della Sposa luminosa

Edgar Allan Poe – Morella

… se stesso, da se stesso, solo UNO eternamente, e singolo (Platone, Simposio, 211b) Consideravo la mia amica Morella con un sentimento in cui si mescolava il più profondo e al tempo stesso singolarissimo affetto. L'avevo conosciuta per caso molti anni prima, ma la mia anima, al nostro primo incontro, aveva appreso ad ardere di… Continua a leggere Edgar Allan Poe – Morella

Florenskij – Segni celesti

Usciamo in un luogo aperto, meglio ancora se all'alba, o comunque quando il sole è prossimo all'orizzonte, e osserviamo la distribuzione reciproca dei colori. Dritto contro al sole – viola, lilla e soprattutto azzurro; lateralmente al sole – rosa o rosso, arancio. Sopra la nostra testa – un trasparente verde smeraldo. Rendiamoci conto di ciò… Continua a leggere Florenskij – Segni celesti

Traduzione dal cretese

… come caduti in un labirinto, credevamo di essere giunti alla fine, ma avendo fatto dietrofront, eccoci di nuovo là donde eravamo partiti (Platone, Eutidemo, 241bc) Siamo ritornati su Coronide. Il Racconto, dopo un lungo giro, ci ha ricondotti a lei, alla «ragazza corvo» di cui era innamorato Apollo. Magari, non sarà la stessa –… Continua a leggere Traduzione dal cretese

C’era una volta il fuoco, e c’era l’acqua

C'è il fuoco buono e il fuoco cattivo: buono è quello che possiamo tenere sotto controllo (il fuocherello), cattivo è il fuoco che divampa, il fuoco che arde e incenerisce le foreste, quello che non padroneggiamo. C'è il fuoco di cucina – viva Prometeo! ma c'è anche il fuoco della siccità, il solleone troppo vicino… Continua a leggere C’era una volta il fuoco, e c’era l’acqua

Platone – I due Amori da non confondere

Tutti sappiamo che non c'è Afrodite senza Amore. Ora, se ci fosse una sola Afrodite, unico sarebbe Amore; ma dal momento che ve ne sono due, ne consegue che vi sono anche due Amori. E come potrebbero non essere due, le dee? Una è più antica e non ha madre, in quanto figlia del Cielo,… Continua a leggere Platone – I due Amori da non confondere

Scholem – La doppia Sophia

La dottrina della doppia Sophia … è servita ai primi cabalisti e fin dall'epoca del Sefer Bahir da modello per i simboli che occupano un doppio posto nella cornice del mondo divino o pleroma […] Così troviamo un doppio «timore di Dio», una doppia «giustizia», una doppia he nel tetragramma, e forse anche una doppia… Continua a leggere Scholem – La doppia Sophia

C’è Sophia e Sophia

Thot è convinto che la sua invenzione «renderà gli Egiziani più sapienti e arricchirà la loro memoria». Assicura che la scrittura sarà una portentosa «medicina per la sapienza e per la memoria». Sappiamo come la pensa Platone: σοφία e μνήμη, sapienza e memoria, non sono che le due «chiavi» di uno stesso tesoro – perché… Continua a leggere C’è Sophia e Sophia