Santillana – La caduta di Fetonte

Il grande mito ufficiale sulla Galassia è la trasgressione di Fetonte e la conseguente ustione del cielo durante la sua folle corsa. Manilio racconta nel suo poema astrologico che: … questo era un dì il sentiero dove passava Febo; e che in lungo volger d'anni prese fuoco la rovente pista, le stelle ardendo. Mutò il… Continua a leggere Santillana – La caduta di Fetonte

Schneider – Simboli acustici e simboli visivi

Possiamo, in sintesi, distinguere due tipi di simboli acustici. Il primo è una realtà della natura che l'uomo può percepire. Tale, ad esempio, è il tuono, mediante cui si manifesta la potenza formatrice della tempesta. Il secondo tipo è invece creato dall'uomo, che mediante la sua voce manifesta il proprio ritmo interiore. Ma il simbolo… Continua a leggere Schneider – Simboli acustici e simboli visivi

Hidatsa – I bisonti soccorritori

Una volta, uno straniero, piccolo, grasso e brutto aveva sfidato al gioco i Mandan, e questi perdevano sempre. La Bisontessa, che in quel tempo viveva nel villaggio, spiegò che il giocatore era il Sole e che, una volta raccolte tutte le poste, certi nemici da lui protetti avrebbero attaccato il villaggio e ucciso tutti gli… Continua a leggere Hidatsa – I bisonti soccorritori

Artaud – Lo scisma d’Irshu

Fabre d'Olivet, nella Historie philosophique du genre humain, parla lungamente di una primitiva separazione d'essenze, che bisogna intendere insieme sul piano divino e sul piano umano – la seconda azione [quella umana] non essendo che il riflesso e, per così dire, il contraccolpo storico dell'altra: l'azione celeste che, all'origine di tutto, non mette in gioco… Continua a leggere Artaud – Lo scisma d’Irshu

L’arcobaleno invisibile

Stando all'Inno a Demetra, è il narciso il «fiore dell'incantesimo». Confuso a viole e rose, zafferani e giacinti – chissà mai perché tocca proprio al narciso rapire lo sguardo di Core. Vuoi vedere che un anonimo poeta di tremila anni fa sapesse già «scandire» in un solo giro di do tutta la dottrina freudiana di… Continua a leggere L’arcobaleno invisibile

Corbin – L’Imago Templi

In epigrafe a uno dei suoi libri più toccanti, Il giuramento di Kolvillág, lo scrittore ebreo contemporaneo Elia Wiesel ha posto queste parole prese dal Talmud: «Se i popoli e le nazioni avessero saputo quanto male si facevano distruggendo il Tempio di Gerusalemme, avrebbero pianto più dei figli di Israele». Mentre stavo ancora meditando le… Continua a leggere Corbin – L’Imago Templi

Aiguesmortes – Eravamo ancora là

Qual è il Legno, e qual è l'Albero, con cui foggiarono il Cielo e la Terra? (Rig Veda, 10: 31.7; 10: 81.4) Se era o non era un racconto celato di sapienza, questo non si sa. L'unico dato certo è che nel fuggifuggi generale i burattini se la squagliarono. Avevano intuito, o qualcuno gliel'aveva suggerito:… Continua a leggere Aiguesmortes – Eravamo ancora là

La Necessità c’incalza

Dunque: una necessità c'incalza, la necessità di scambiarci con l'Altro. Quando, dinanzi allo specchio, abbiamo scoperto l'Altro, il nostro narcisismo si è trovato sotto scacco. Narciso ignora d'essere narcotizzato dai riflessi della sua stessa immagine. Tutto il repertorio immaginario che ha, per così dire, messo da parte fino ai diciotto mesi, tutti gli scarabocchi che… Continua a leggere La Necessità c’incalza

Santillana – Il gurges mirabilis

Tre volte il fé girar con tutte l'acque; a la quarta levar la poppa in suso e la prora ire in giù, com'altrui piacque, infin che 'l mar fu sovra noi richiuso (Dante, Inferno, 26: 139-142) Dante si è attenuto alla tradizione del gorgo come fine significativa per i grandi personaggi, anche se qui esso… Continua a leggere Santillana – Il gurges mirabilis

Nezâmî – La bocca di leone

Alessandro fece calare la nave nel mare di Cina, o meglio: fu lui, mare di sapienza, a salire su quella nave! Tra tutti i compagni di spedizione, portò con sé solo quelli che volle personalmente scegliere e, di tutti i sapienti degni del soffio miracoloso di Gesù, scelse il solo Apollonio di Tiana. Quindi si… Continua a leggere Nezâmî – La bocca di leone