… la mia ricerca etimologica dà (fonte: Rocci): μύ – voce onomatopeica per «dolore» μύα – bua, u mimmille μυάγρα – trappola μυάω – torco, premo, serro le labbra μυέω – inizio ai misteri μύζω – mugolo, brontolo, sbuffo, sospiro, gemo μύθος – parola, detto, motto μυκάζομαι – muggisco μύω – mi chiudo, sto chiuso,… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – C’è poco da ridere … a Eleusi!
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Ovidio – La Fama
Al centro del mondo c'è un posto, tra le terre e il mare e le plaghe celesti, che confina con questi tre regni, e da dove si scorge tutto ciò che è da qualche parte, e finanche ciò che non è da nessuna parte, un posto a cui arriva, ad orecchie in ascolto, qualunque spiffero.… Continua a leggere Ovidio – La Fama
Ceccardo il Vecchio – La grammatica di Empedocle
Di tutte le antiche filosofie del Mediterraneo, quella di Empedocle fu di sicuro la più «grammaticale»: ossia la più strutturale e la meno funzionale possibile. Essa si fondava su una sola Regola – quella volgarmente detta di Amore e Discordia. Ma ciò che ogni «volgare eloquenza» insiste da sempre a ignorare è che la Regola,… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – La grammatica di Empedocle
Nietzsche – Il motto aureo
All'uomo sono state poste molte catene, affinché egli disimpari a comportarsi come un animale: e veramente egli è divenuto più mite, spirituale, gioioso e assennato di tutti gli animali. Ma ora soffre ancora del fatto di aver portato per tanto tempo le catene, di aver mancato per tanto tempo di aria buona e di movimento… Continua a leggere Nietzsche – Il motto aureo
L’arcobaleno invisibile
Stando all'Inno a Demetra, è il narciso il «fiore dell'incantesimo». Confuso a viole e rose, zafferani e giacinti – chissà mai perché tocca proprio al narciso rapire lo sguardo di Core. Vuoi vedere che un anonimo poeta di tremila anni fa sapesse già «scandire» in un solo giro di do tutta la dottrina freudiana di… Continua a leggere L’arcobaleno invisibile
Ceccardo il Vecchio – La Voce della Specie
anche la Fama è una dea (Esiodo, Le opere e i giorni, 764) Ricominciamo da qui. Da questa minima «teologia» di tremila anni fa. E per «rinforzo», aggiungiamoci pure Virgilio: … veloce corre la Fama, la Fama, di cui altro male più veloce non c'è: correndo prende vigore, il cammino la rafforza; dapprima piccola e… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – La Voce della Specie
Heidegger – La chiacchiera
Il termine «chiacchiera» non ha qui alcun significato «spregiativo». Esso non fa che designare terminologicamente un fenomeno positivo che costituisce il modo d'essere della comprensione e interpretazione dell'Esserci quotidiano. Perlopiù il discorso si esprime, e si è già sempre espresso, a parole. È linguaggio. E ciò che è espresso presuppone sempre la comprensione e l'interpretazione.… Continua a leggere Heidegger – La chiacchiera
Per tenere buono il Lupo ci vogliono le chiacchiere
In margine alla versione romagnola della favola di Zio Lupo, che lui stesso definisce «una delle versioni che possono dirsi più ricche» (le altre essendo poco più che brevi schizzi narrativi), Italo Calvino fa questa annotazione: «Zio Lupo, Barbe Lof, Barba Zucon, Nonno Cocon: è la più semplice fiaba per bambini della tradizione popolare, diffusa… Continua a leggere Per tenere buono il Lupo ci vogliono le chiacchiere
Le due porte dell’inferno
Qual è il tuo tipo? – che tipo di uomo o donna preferisci? – come t'immagini che lui/lei debba essere, per essere il tuo tipo? – il tuo ideale? La Chiacchiera a nostra insaputa sa quello che dice. Siamo noi che chiacchieriamo a non sapere quello che le nostre parole dicono. Siamo noi le lettere,… Continua a leggere Le due porte dell’inferno
La chiacchiera dei Troiani
In qualsiasi modo si effettui la lettura, ogni piano rinvia sempre a un altro piano. Analogamente, ogni matrice di significazioni rinvia a un'altra matrice, ogni mito ad altri miti (Lévi-Strauss, Il crudo e il cotto) Nessun mito o racconto basta mai a se stesso: per dire quello che ha da dire, ha sempre bisogno almeno… Continua a leggere La chiacchiera dei Troiani