Kerényi – La religione orfica di Dioniso

Di Onomacrito si dice che abbia attinto a Omero il nome dei Titani e che, nel comporre dei rituali misterici in onore di Dioniso, abbia scritto nei suoi versi che erano stati i Titani a rendersi colpevoli delle sofferenze di Dioniso.(Pausania, Periegesi della Grecia, 8: 37.5) Il pio Pausania riferisce qui un dato, che era… Continua a leggere Kerényi – La religione orfica di Dioniso

Dumézil – Batradz, la spada e il fuoco nell’acqua

«Non potrò morire – disse Batradz ai Narti – fin quando la mia spada non sarà stata gettata in mare!» – infatti era misticamente unito alla sua spada, come se questa racchiudesse la sua «anima esterna». Ma come avrebbero rimosso i Narti quest'arma formidabile? Cercarono di ingannare l'eroe, di persuaderlo che l'arma era stata già… Continua a leggere Dumézil – Batradz, la spada e il fuoco nell’acqua

Maori – Tuhuruhuru ritrova la madre

Tuhuruhuru crebbe nel villaggio di suo padre Tinirau. Un giorno tutti i bambini giocavano all'aperto a teka, un gioco fatto con fusti di felce, tagliati a strisce, appesantiti da un nastro di lino annodato a un'estremità. Si preparava un monticello di terra reso liscio a furia di battere con le mani e con i piedi,… Continua a leggere Maori – Tuhuruhuru ritrova la madre

Caucaso – Le ragazzate di Batradz

L'intelligente Satana osservava il carattere e le maniere di Batradz. Si diceva che non era una creatura come le altre. Temendo che potesse essere fatale a qualcuno, non lo lasciava uscire e lo teneva isolato in una stanza oscura. Egli viveva là imprigionato. Una volta, attraverso una fessura, scorse la luce del giorno. «Fuori è… Continua a leggere Caucaso – Le ragazzate di Batradz

Libro di Exeter – La fenice brucia

Ho udito che molto lontano da qui, verso oriente, si trova una terra fra tutte la più nobile, ed essa è famosa fra gli uomini. Una terra inaccessibile a molti coloro che vivono nel mondo, poiché per questa ragione Dio la pose ai limiti, lontana dagli esseri malvagi. Stupenda è la pianura, ricca d'ogni delizia,… Continua a leggere Libro di Exeter – La fenice brucia

Borges – La rosa di Paracelso

Nel suo laboratorio, che comprendeva le due stanze dello scantinato, Paracelso chiese al suo Dio, al suo indeterminato Dio, a qualunque Dio, di inviargli un discepolo. Imbruniva. Il magro fuoco del camino proiettava ombre irregolari. Alzarsi per accendere la lanterna di ferro avrebbe richiesto uno sforzo eccessivo. Paracelso, distratto dalla fatica, dimenticò la sua preghiera.… Continua a leggere Borges – La rosa di Paracelso

Lattanzio – Ave, fenice

C'è nell'estremo oriente una terra remota e felice dove dell'eterno cielo la porta immensa si spalanca. Là una pianura estende aperti campi, nessuna collina vi sorge, nessuna valle o crepaccio la solca, e tuttavia quel luogo di dodici cubiti supera i nostri monti, che pur hanno vette stimate eccelse. Qui il bosco del Sole si… Continua a leggere Lattanzio – Ave, fenice

Eliade – Rinascere dalle proprie ossa

Che l'animale cacciato e finanche l'animale domestico possano rinascere dalle proprie ossa, è credenza che non s'incontra soltanto in Siberia. Ad esempio, già Frazer aveva registrato diversi casi americani. Secondo Frobenius, questo motivo mitico-rituale si conserva ancor vivo presso gli Aranda, presso le tribù dell'interno del Sudamerica, presso i Boscimani e i Camiti africani. Friedrich… Continua a leggere Eliade – Rinascere dalle proprie ossa

Le ceneri del Racconto

Il Racconto lo sa. Il Racconto sa che, se ora ha qualcosa da narrare, è perché le parole di cui si serve per narrarlo, sono le ceneri (è tutto da vedere se ancora fumanti) di un'altra Parola, di una Parola più antica. Talmente antica da confondersi nella Voce delle voci della foresta. Il Racconto sa… Continua a leggere Le ceneri del Racconto