Una notte gli spiriti decisero di uscire a comprare una moglie. Scelsero una donna di nome Io'i, e diedero alla sua famiglia delle conchiglie quale prezzo della sposa. Ma rimasero sposati una sola notte perché il mattino seguente Io'i scomparve. Ebbene Io'i aveva un fratello di nome Ghiandaia Azzurra, il quale per un anno attese… Continua a leggere Chinook – Ghiandaia Azzurra in visita nella città degli Spiriti
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Maori – Kae e la balena Tutunui
Affinché suo figlio Tuhuruhuru crescesse forte e coraggioso, Tinirau volle che a celebrargli la cerimonia del nome fosse, non uno qualsiasi, ma il migliore dei ministri del culto. La scelta cadde su Kae, che era anche un prestigioso capo della tribù Ati Hapai, oltre che un sacerdote di fama, abile nell'eseguire tutti gli incantesimi e… Continua a leggere Maori – Kae e la balena Tutunui
Santillana – La pietra cubica in mezzo al mare
Come ha mostrato Keplero nel suo Mysterium cosmographicum, il cubo era la figura geometrica di Saturno: è questo il motivo dell'insistente presenza di pietre cubiche e di arche cubiche. Ovunque, la potenza che mette sull'avviso «Noè» incitandolo a costruire l'arca è Saturno, nella persona di Yahweh, di Enki, di Tane, ecc. Il canestro usato come… Continua a leggere Santillana – La pietra cubica in mezzo al mare
Nietzsche – Tra figlie del deserto
Il deserto cresce: guai a colui che cela deserti dentro di sé! Ah! solenne! veramente solenne! un degno approccio! africanamente solenne! di un leone degno, o di una morale scimmia urlatrice – – ma nulla per voi, mie leggiadre amiche, ai cui piedi a me, per la prima volta, a me Europeo in mezzo alle… Continua a leggere Nietzsche – Tra figlie del deserto
Borges – Lo zaratàn
C'è una favola che ha percorso la geografia e le epoche: quella dei naviganti che sbarcano su un'isola senza nome, che subito s'inabissa e li perde, perché è viva. Quest'invenzione figura nel primo viaggio di Sindbad, nel canto 6° dell'Orlando Furioso, nella leggenda irlandese di san Brandano, e nel bestiario greco di Alessandria; nella Storia… Continua a leggere Borges – Lo zaratàn
Santillana – Arpe e lire d’una volta
Per la prima arpa irlandese (cruit) Eugene O'Curry riferisce questo racconto: C'era una volta una coppia […] e la moglie concepì odio contro il marito e lo fuggiva per boschi e lande deserte; e lui continuava a inseguirla sempre. E un giorno, venendo la donna sulla riva del mare a Camas […] trovò lo scheletro… Continua a leggere Santillana – Arpe e lire d’una volta
Da che sono un animale
Da che sono un animale non ti ho più danzato, grillo mio. Ero affamato e ti ho divorato, porco più grasso del mio porcile. Nella fornace ti ho gettata che fremevi delle mie passioni, perché dovrei dolermi ora aquila mia se più su non voli del grigio amen d'una sigaretta? Del tuo sublime rogo mille… Continua a leggere Da che sono un animale
Nascita e morte e risurrezione di Zagreo
A proposito di crudeltà – pardon, trattandosi di racconti, mi correggo: a proposito del Teatro della crudeltà, se c'è una scena che fa al caso nostro è di sicuro quella della «nascita e morte e risurrezione» di Zagreo (il «doppione» cretese di Dioniso, forse il suo «antenato» di età minoica). C'è chi dice (e a… Continua a leggere Nascita e morte e risurrezione di Zagreo
Ariosto – Il mirto di Astolfo
Quivi stando, il destrier ch'avea lasciato tra le più dense frasche alla fresca ombra, per fuggir si rivolta, spaventato di non so che, che dentro al bosco adombra: e fa crollar sì il mirto ove è legato, che de le frondi intorno il piè gli ingombra: crollar fa il mirto e fa cader la foglia;… Continua a leggere Ariosto – Il mirto di Astolfo