Deleuze – La memoria involontaria

{… puoi giocare a caso quanto vuoi, ma non puoi sfuggire alla ripetizione: nella serie di risposte che darai a caso ci sarà comunque un ritornello. Non c'è navigante nell'Oceano dell'Umano – che non si senta un Argonauta, e che prima o poi non sia tentato di tornare sulla «scena del crimine». Essendo stato scippato… Continua a leggere Deleuze – La memoria involontaria

Philippson – La «terra estrema» secondo il mito greco

… in qualche punto dell'orizzonte ci dovrà pur essere un'ultima isola, una terra più lontana di tutte; e siccome ogni isola invita a un'altra isola più lontana, così per i Greci anche quell'estrema terra è un'isola: la terra, Aia, Aiaia – un'isola – giace nell'estrema lontananza. Ma dove cercano i Greci quest'estrema terra insulare? E… Continua a leggere Philippson – La «terra estrema» secondo il mito greco

Lévi-Strauss – Il viaggio in piroga

Per ritrovare la propria sposa-ara, Monmaneki intraprende un viaggio in piroga verso oriente, accompagnato dal cognato. L'eroe si installa a poppa e mette il cognato a prua. Poi, senza usare la pagaia, essi si lasciano trasportare dalla corrente … Benché la cosa sia passata quasi inosservata, costituisce un fatto degno di interesse che, dagli Athapaskan… Continua a leggere Lévi-Strauss – Il viaggio in piroga

Donà – Le porte dell’altro mondo

Che l'Altro Mondo comunichi col nostro mondo attraverso delle porte, è una credenza antichissima, che ritroviamo effigiata in innumerevoli monumenti figurativi e che viene descritta da tutte le tradizioni metafisiche. La storia che meglio illustra questo mitologema è forse quella, notissima, degli Argonauti e delle Simplegadi, una storia che parecchi autori classici ci hanno narrato… Continua a leggere Donà – Le porte dell’altro mondo

Coomaraswamy – Le rupi cozzanti

La diffusione del motivo degli «Scogli Cozzanti» è un segno della sua antichità preistorica, e autorizza a far risalire la complessa struttura dell'Urmythos della Cerca a un'epoca perlomeno precedente il popolamento dell'America. I segni e i simboli della Cerca della Vita che tanto spesso sopravvivono nella tradizione orale, anche molto tempo dopo essere stati razionalizzati… Continua a leggere Coomaraswamy – Le rupi cozzanti

Santillana – L’ombelico del mare e gli attrezzi per accendere il fuoco

Quanto all'Omphalos, all'ombelico, ci sono volumi e volumi sull'argomento. È l'isola di Calipso, ma è anche il Cariddi dell'Odissea, l'imbuto del Maelstrom della tradizione indoeuropea, il gurges mirabilis che trapassa il globo e finisce nel Soggiorno dei Beati; questo è, naturalmente, nel cielo australe, a Eridu, alla Nave Argo, là dove regna Kronos addormentato, Yama… Continua a leggere Santillana – L’ombelico del mare e gli attrezzi per accendere il fuoco

Coomaraswamy – La coda pagata in pegno

Se ci viene narrato perché la Lepre non ha la coda, l'indagine ci mostrerà che il motivo delle Simplegadi, con ciò che viene spiegato, spiega troppo. Spiega anche come la buona nave Argo perse l'ornamento di poppa, come l'estremità della canoa di Giviok fu schiacciata, e come a un eroe celtico la Porta Attiva di… Continua a leggere Coomaraswamy – La coda pagata in pegno

Apollonio Rodio – Argo al passo delle Planctai

Da un lato sporgeva lo scoglio liscio di Scilla, dall'altro rumoreggiava Cariddi con scrosci infiniti; altrove ruggivano, sotto gli enormi marosi, le Planctai, e là dove prima era scaturita la fiamma dalla cima degli scogli, sopra la roccia infuocata, l'aria era scura dal fumo e non si vedevano i raggi del sole. E anche allora,… Continua a leggere Apollonio Rodio – Argo al passo delle Planctai

Omero – Le Rupi erranti

Poi quando lontano di là avranno spinto i compagni la nave, allora non posso più esattamente segnarti quale dev'essere la via: tu da solo col tuo cuore consigliati: io ti dirò le due rotte. Di qua rupi altissime, a picco: battendole, immane strepita il flutto dell'azzurra Anfitrite: Rupi Erranti gli dèi beati le chiamano. Qui… Continua a leggere Omero – Le Rupi erranti

Apollonio Rodio – La coda della colomba

Arrivati gli eroi allo stretto, tortuoso passaggio, chiuso da ambo le parti dalle rupi scoscese, il vortice della corrente colpiva di sotto la nave nel suo cammino, e andavano molto avanti ma con paura, perché già colpiva gli orecchi il fragore tremendo delle due rupi, che urtavano l'una sull'altra, e urlava la spiaggia battuta dal… Continua a leggere Apollonio Rodio – La coda della colomba