Supremo atto dell'essere! Tavola di eterne figure! Tu vieni a me? – Ciò che nessuno ha scorto, la tua muta bellezza – come? non fugge davanti ai miei sguardi? – Stemma della necessità! Tavola di eterne figure! – ma tu già lo sai: ciò che tutti odiano, ciò che solo io amo, è che tu… Continue reading Nietzsche – Amo te, Eterno
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La fata emersa dal mare
C'è una fata fatta apposta per la nostra favola. Dobbiamo a lei se il Racconto parla parole umane, a lei che del Racconto Umano è la porta che dà su tutti i «c'era una volta» di verità e inganni. La porta di Dikê, la chiama Parmenide: di colei che apre il «dire» umano, di colei… Continue reading La fata emersa dal mare
Aiguesmortes – Devo ancora nascere
Tutto è di là che proviene: dal gorgo di un buco nero. E tutto in quell'oscuro gorgo sprofonda. Proposizione antica, è questa – da cui, a quanto pare, prese a filosofare un tale Anassimandro. È necessario, disse, è Ananke che lo pretende: tutto ciò che sorge, è necessario che tramonti non altrove che ricadendo nel… Continue reading Aiguesmortes – Devo ancora nascere
A proposito dell’uncino
Amleto usava sedersi presso il fuoco e, raccogliendo insieme le braci con le mani, foggiare dei legni adunchi, indurirli nel fuoco e formarvi alle due estremità certi uncini per farli aderire più saldamenti ai loro attacchi. (Saxo Grammaticus) Insomma, Amleto stava affilando le armi della vendetta? O vedeva dinanzi a sé solo il futuro di… Continue reading A proposito dell’uncino
Hillman – Il cappio di Ananke
Nella sua ricca monografia, Heinz Schreckenberg passa in rassegna tutte le etimologie e i contesti proposti per Ananke, giungendo alla conclusione che in Omero la parola è mutuata da una probabile radice semitica chananke, basata sulle tre consonanti hnk. I reperti di Schreckenberg possono essere schematizzati come segue: antico egizio: hnk = angusto antico egizio:… Continue reading Hillman – Il cappio di Ananke
Platone – La visione di Er e il fuso di Ananke
Er, figlio di Armenio, di schiatta panfilia era morto in guerra e quando, dieci giorni dopo, si raccolsero i cadaveri già putrefatti, venne raccolto ancora incorrotto. Portato a casa, nel dodicesimo giorno stava per essere sepolto. Già era deposto sulla pira quando risuscitò e, risuscitato, prese a raccontare ciò che aveva visto nell'aldilà. Ed ecco… Continue reading Platone – La visione di Er e il fuso di Ananke