Upanisad – I sapienti si sciacquano la bocca

I soffi vitali, che erano in lizza per il primato, si recarono dal Brâhman e gli dissero: «Chi è il migliore tra noi?». Quello rispose: «Colui per la cui assenza si pensa che il corpo stia peggio, costui è il migliore tra voi». La parola se ne andò. Stette via un anno, ritornò e chiese:… Continua a leggere Upanisad – I sapienti si sciacquano la bocca

Upanisad – Colui che trova questo Âtman

«Quell'Âtman che è libero da peccato, libero da vecchiezza, da morte, da dolore, non soggetto né a fame né a sete, i cui desideri sono reali, le cui immaginazioni sono reali – esso bisogna ricercare, esso bisogna desiderare di conoscere. Tutti i mondi ottiene, tutti i desideri realizza, colui che trova questo Âtman e lo… Continua a leggere Upanisad – Colui che trova questo Âtman

Upanisad – Purusa si fa in due

In principio il mondo era il solo Âtman in forma di Purusa. Guardandosi attorno, non vide nient'altro che se stesso. E per prima cosa disse: «Questo sono io!», e da ciò nacque il vocabolo «io». Perciò, ancor oggi quando uno è interpellato per prima cosa dice: «Sono io», poi dice l'altro suo nome. E poiché… Continua a leggere Upanisad – Purusa si fa in due

Upanisad – Il purusa che sogna

Yâjñavalkya si recò un giorno da Janaka di Videha, ma aveva deciso di non discutere. Ma dopo che Janaka, re di Videha, e Yâjñavalkya ebbero parlato intorno al sacrificio del fuoco, Yâjñavalkya gli accordò una grazia, il re scelse di far domande a piacere e Yâjñavalkya lo esaudì. Il re per primo domandò: «Yâjñavalkya, quale… Continua a leggere Upanisad – Il purusa che sogna

Upanisad – Nostra Signora la Morte

Quaggiù, in principio, non c'era che il nulla. Tutto era avvolto dalla Morte o dalla Fame, perché la Fame è la Morte. La Morte creò la mente, pensando: «Voglio avere un corpo!». E cantando inni d'adorazione, si mosse. Mentre cantava, sorsero le Acque. Allora disse: «Cantando le lodi (arc), si è prodotta l'acqua (ka)!». Ecco… Continua a leggere Upanisad – Nostra Signora la Morte