Cacciari – Noi siamo le api dell’invisibile

La creatura che in terra più propriamente si accompagna a quel tratto dell'Angelo, per cui egli appare deciso nella sua decisione, necessitato da essa, è l'animale. L'Angelo si chiama cherubino e farfalla e ape per questa affinità. L'Angelo imparadisa (o demonizza) l'animale. Mehr Vogel... titola Klee uno dei suoi disegni sul tema dell'Angelo: più uccello...… Continua a leggere Cacciari – Noi siamo le api dell’invisibile

Cacciari – L’angelo, il demone e la scelta dell’anima

L'Angelo Nuovo è l'ultima figura (tutta giocata sul filo della più difficile-disperata ironia) del grande tema angelologico, di ascendenza neoplatonica, che oppone il Noûs angelico alla Moira signora dei demoni. Questo contrasto segna tutta l'avventura dell'Angelo: la sua vicenda coincide con il ripetersi, in diverse forme, del tentativo di districarsi dall'affinità col demone, di rimuovere il… Continua a leggere Cacciari – L’angelo, il demone e la scelta dell’anima

Cacciari – L’Angelo caduco di Klee

La possibilità che l'Angelo, invece di indurre, possa finire sedotto, corre, come un basso continuo, oscuro e minaccioso, lungo tutto l'itinerario dell'angelologia. Fin dal suo apparire l'uomo è un bivio, un passo carraio per l'Angelo: l'ordine originario della Corte celeste ne è da subito sconvolto. Il primo Angelo ad essere creato (prima dello stesso Michele,… Continua a leggere Cacciari – L’Angelo caduco di Klee

Rilke – Prima Elegia

Chi, se io gridassi, mi udrebbe dai cieli degli angeli? E se pure d'un tratto uno di loro al cuore mi stringesse, io nella stretta del suo grande esistere mi perderei. La Bellezza non è che il primo aspetto del Terribile: e noi la sosteniamo e l'adoriamo, a volte, solo perché esso quieto disdegna d'annientarci.… Continua a leggere Rilke – Prima Elegia

Mastro Eckhart – Praedica verbum

Oggi e domani si legge un versetto sul nostro san Domenico. San Paolo lo scrive nella sua epistola ed esso in volgare dice così: «Di' la parola, pronunciala, esprimila, predicala, genera la parola!» (2 Timoteo, 4: 2). È meraviglioso che una cosa si espanda al di fuori e tuttavia rimanga in sé. Che la parola… Continua a leggere Mastro Eckhart – Praedica verbum

Cacciari – A volte si danno occasioni

Alla Porta Aperta giunge anche il K. del Castello [cfr. cap.18: l'incontro di K. con Bürgel]. Pure alla Locanda le porte non si possono chiudere: «le porte dei segretari devono rimanere sempre aperte». In ogni momento può penetrare la «parte», il contendente, l'ersuchender Mensch. E il segretario, soprattutto la notte, è esposto alla sua preghiera,… Continua a leggere Cacciari – A volte si danno occasioni

Cacciari – Dalla porta aperta non si entra

Certo, Scholem sa bene che la Tradizione è in Kafka come ammutolita, che i suoi nomi hanno, in lui, perduto il proprio etimo, e si irraggiano senza più centro (non appaiono più, cioè, come irradiazioni del Nome, del Nome ultimo, originario, nel quale stanno in essenza tutti i nomi). L'interpretazione sprofonda nei nomi, che riteneva… Continua a leggere Cacciari – Dalla porta aperta non si entra