C'è la parola, e c'è la sua eco.C'è la parola viva, la parola che fugge via nel suo divenire, la parola leggera – e c'è la parola che le fa eco, la parola che ritorna, la parola pesante, la parola che rimane quando la «cosa» di cui parla si è estinta. C'è la parola di… Continua a leggere Blanchot – Un respiro a nulla
Categoria: TESTI
Kerényi – La religione orfica di Dioniso
Di Onomacrito si dice che abbia attinto a Omero il nome dei Titani e che, nel comporre dei rituali misterici in onore di Dioniso, abbia scritto nei suoi versi che erano stati i Titani a rendersi colpevoli delle sofferenze di Dioniso.(Pausania, Periegesi della Grecia, 8: 37.5) Il pio Pausania riferisce qui un dato, che era… Continua a leggere Kerényi – La religione orfica di Dioniso
Baudrillard – La genesi fittizia
È noto il paradosso formulato da Bertrand Russell in L'analisi della mente, secondo cui il mondo sarebbe stato creato pochi minuti fa, a condizione però che vi sia un'umanità che ricordi un passato illusorio. Si può ricordare a questo proposito l'ipotesi formulata da P. H. Gosse, naturalista inglese del diciannovesimo secolo, nel suo Omphalos: tutte… Continua a leggere Baudrillard – La genesi fittizia
Hillman – Jung e il sogno dei due teschi
In Ricordi sogni riflessioni, Jung racconta un sogno fatto nel 1909 durante il viaggio che lo portava, assieme a Freud, negli Stati Uniti – «il sogno dei due teschi», che avrebbe avuto una parte significativa nella sua separazione da Freud. Il sogno presenta a Jung la sua casa, una casa a due piani. Il piano… Continua a leggere Hillman – Jung e il sogno dei due teschi
Deleuze-Guattari – Uno solo o molti lupi?
Lezione sgrammaticale numero uno. Il nome proprio del nostro sedicente artista è i pazzi. Il nome proprio di Parmenide è le cavalle. Il nome proprio del poeta che ha scritto «Una sera d'inverno» è i viandanti per oscuri sentieri. Il nome proprio di Orfeo è le Menadi. Il nome proprio del più celebre paziente di… Continua a leggere Deleuze-Guattari – Uno solo o molti lupi?
Freud – Il linguaggio dello schizofrenico
Negli schizofrenici (soprattutto negli stadi iniziali della malattia, che sono così istruttivi) si osserva tutta una serie di mutamenti del linguaggio, alcuni dei quali meritano di essere considerati da un determinato punto di vista. Il modo di espressione diventa spesso oggetto di una cura particolare, diventa «ricercato», «affettato». Le proposizioni subiscono una particolare disorganizzazione strutturale… Continua a leggere Freud – Il linguaggio dello schizofrenico
Trakl – Una sera d’inverno
Quando la neve cade alla finestra, a lungo risuona la campana della sera. Per molti la tavola è pronta e la casa tutta è in ordine. Alcuni nel loro errare giungono alla porta per oscuri sentieri. Aureo fiorisce l'albero delle grazie dalla fresca linfa della terra. Silenzioso entra il viandante, il dolore ha pietrificato la… Continua a leggere Trakl – Una sera d’inverno
Blanchot – Lo sguardo di Orfeo
Quando Orfeo discende verso Euridice, la sua arte ha la potenza di aprirgli le porte della notte. Per la forza dell'arte, la notte l'accoglie diventando l'intimità accogliente, l'intesa e l'accordo della «prima notte». Ma Orfeo è disceso verso Euridice, disceso verso Colei che, per lui, è l'estremo orizzonte che l'arte possa raggiungere; costituisce, sotto un… Continua a leggere Blanchot – Lo sguardo di Orfeo
Rilke – Ma tu, divino
Ma tu, divino, la cui voce fino all'ultimo risuonò, quando il branco t'assalì delle Menadi sdegnate, con ordine, tu più bello, il loro strido copristi e sulle distruttrici si levò il tuo canto costruttore. Nessuna seppe distruggerti testa e lira. Ma deliranti esse lottarono, e ogni pietra acuminata che scagliarono contro il tuo cuore si… Continua a leggere Rilke – Ma tu, divino
Foucault – La parola degli esclusi
La pazzia non esiste più, questo è il paradosso di Foucault – la pazzia non ha più cittadinanza che nel delirio artistico, e il grido, di gioia come di dolore, il grido selvaggio, non trova più asilo che nel linguaggio di certi strambi poeti, o di asceti insofferenti del loro proprio silenzio. No, grazie a… Continua a leggere Foucault – La parola degli esclusi