le lettere ho scritto di buon mattino le lettere toff … toff … solo l'incudine le ha lette lo scudo di Achille saprà tenere questo segreto – e la buona sapienza saprà anche oggi nutrirsi di silenzio e alghe di mare … (non chiedere fermezza alle onde, mi dicesti: lascia che mi portino lungi dai… Continua a leggere Pavel Kutzko – Lo scudo di Achille
Categoria: PAVEL KUTZKO
Pavel Kutzko – Fanno pari e dispari
Fanno pari e dispari ma sono sempre argomenti logici. E io che dal centro della stanza mi vedevo appeso a un chiodo sulla parete di fronte avevo tutt'altro a cui pensare: saranno, mi chiedevo, sempre così spettinate le trecce del mio desiderio? Non c'erano più tori nelle stalle di Augia né una sola delle sette… Continua a leggere Pavel Kutzko – Fanno pari e dispari
Pavel Kutzko – Il colore dei giorni triti
imbrattai di colpo la carta dei giorni triti spruzzandovi colore da un bicchiere (Majakovskij al tempo della pittura futurista) ... solo spruzzandovi il suo sangue, l'Usignolo colora la Rosa (Oscar Wilde da dietro il cespuglio di una Favola) E già, i «giorni triti», le abitudini, le solite storie. È sempre così: ci vuole il «sangue»… Continua a leggere Pavel Kutzko – Il colore dei giorni triti
Pavel Kutzko – Fuori strada
… sto uscendo fuori strada. La vera via passa su una corda, che non è tesa in alto, ma rasoterra. Sembra fatta più per far inciampare che per essere percorsa. (Kafka) Ci sono vie, e di queste – si dice – una sola è la Retta: la Rettitudine è dunque una diceria, una di quelle favole… Continua a leggere Pavel Kutzko – Fuori strada
Pavel Kutzko – La mia rinuncia suicida
… poiché non sei qui quando ti desidero eccomi a desiderare di mandarti via quando ci sei eppure – più ti mando via, più tu mi manchi e più mi manchi, più ti desidero sono prigioniero della tua assenza o del mio desiderio? Il Dottore dice che te l'ho data vinta, quasi senza combattere. Dice… Continua a leggere Pavel Kutzko – La mia rinuncia suicida
Pavel Kutzko – Quella Matta di Semele!
… perché se c'è un momento in cui dobbiamo ricorrere alla Metafora, uno di quei momenti in cui ne abbiamo urgente bisogno – è quando abbiamo a che fare con la Morte. Se vogliamo, non tanto afferrare logicamente che cos'è la Metafora, ma sentirla mentre ci parla in bocca, e prenderci i benefici di questo… Continua a leggere Pavel Kutzko – Quella Matta di Semele!
Pavel Kutzko – Nuove indiscrete topologie
Dopo la guerra, Madame Jeanette non ci ospita più al vecchio indirizzo in via delle Fontane Blu. Dopo i bombardamenti del Reich, là non ci sono più che macerie. Dalla fine della guerra, il Salotto di Madame Jeanette (così per gioco eravamo un tempo abituati a chiamarlo) è traslocato all'ultimo piano di un vecchio edificio… Continua a leggere Pavel Kutzko – Nuove indiscrete topologie
Pavel Kutzko – Enigma del postulante
Si racconta pure una storia a proposito di Epimenide, che una volta cominciò a interessarsi della filosofia orientale e fece un lungo pellegrinaggio per incontrare Buddha. Quando fu finalmente al suo cospetto, Epimenide disse: «Sono venuto per farti una domanda: qual è la migliore domanda che ti si possa fare, e quale la migliore risposta… Continua a leggere Pavel Kutzko – Enigma del postulante
Pavel Kutzko – Il Matto (tarocco 0)
A introdurre il Matto nel mazzo dei tarocchi fu, a quel che si racconta, re Marco di Cornovaglia! Fu lui che, a sua insaputa, ricondusse Tristano dal bosco (in cui s'era incantato) al castello (dove un altro incantesimo l'attendeva): Re Marco non l'aveva riconosciuto! Lo prese per un matto come ce ne sono tanti in… Continua a leggere Pavel Kutzko – Il Matto (tarocco 0)
Pavel Kutzko – Vorrei tanto pulirmi le orecchie
Alessandro, l'«eroe» dell'Uccello d'oro, ha un solo (piccolo?) difetto: è rumoroso. Lo è doppiamente, in quanto ora soggetto, ora invece oggetto di rumore: soggetto che fa rumore, che produce o provoca il rumore della sua «refurtiva» proprio quando sarebbe necessario il più rigoroso silenzio (fa cantare l'uccello e nitrire il cavallo mentre li «ruba»); e… Continua a leggere Pavel Kutzko – Vorrei tanto pulirmi le orecchie