Jabès – Uno spazio per l’addio

L'ho già scritto questo libro. Una decina di volte, perlomeno. Ma non mi ricordo mai il finale... e devo, ogni volta, riscriverlo... (Aroiris, scriba di Tutmosis IV) *** Un campo di tenerezza disseminato di addii. «Vie libere. Via reale. E queste parole decise che le tracciano dove esse più non sono. Segui quelle vie. Segui… Continua a leggere Jabès – Uno spazio per l’addio

Jabès – Il Libro di Dio

«Quando verrà la morte, non mi vedrà. «Così non saprà mai se era lei in ritardo sull'ora o io in anticipo sul mio destino», scriveva un saggio. E aggiungeva, rivolto ai discepoli: «Solo voi mi troverete, poiché le mie radici sono nel vostro libro». «Il libro non appartiene a nessuno – gli rispose un altro… Continua a leggere Jabès – Il Libro di Dio

Jabès – Palpebra del segreto

in prossimità della poesia, aurora e crepuscolo sono di nuovo la notte, il cominciare e il finire della notte il poeta vi getta allora la sua lenza, come il pescatore nel mare, per prendere tutto quello che danza nell'invisibile, miriadi di esseri incolori, senza respiro e senza peso, che popolano il silenzio egli si impadronirà,… Continua a leggere Jabès – Palpebra del segreto

Jabès – Acqua chiara

Acqua chiara che si dona rinunciando a sé: bisogna che per arrivare alla poesia io attraversi tutte le sue fasi, ne rispetti le metamorfosi, a cominciare dalla più misteriosa, quella che consiste, per l'acqua, nel non essere più acqua. Andrò a salutarla in cielo, là dove prende indifferentemente il nome di nuvola o di pioggia,… Continua a leggere Jabès – Acqua chiara