… la mia ricerca etimologica dà (fonte: Rocci): μύ – voce onomatopeica per «dolore» μύα – bua, u mimmille μυάγρα – trappola μυάω – torco, premo, serro le labbra μυέω – inizio ai misteri μύζω – mugolo, brontolo, sbuffo, sospiro, gemo μύθος – parola, detto, motto μυκάζομαι – muggisco μύω – mi chiudo, sto chiuso,… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – C’è poco da ridere … a Eleusi!
Categoria: CECCARDO IL VECCHIO
Ceccardo il Vecchio – La lingua dei nostri sogni
I sogni, com'è noto, sono una cosa terribilmente strana: qualcosa ti appare con una nettezza raccapricciante, con una finitezza di particolari degna di un gioielliere, mentre su qualcos'altro sorvoli come se nemmeno te ne accorgessi, specialmente sullo spazio e sul tempo. I sogni, evidentemente, non sono guidati dalla ragione, ma dal desiderio, non dalla testa,… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – La lingua dei nostri sogni
Ceccardo il Vecchio – La grammatica di Empedocle
Di tutte le antiche filosofie del Mediterraneo, quella di Empedocle fu di sicuro la più «grammaticale»: ossia la più strutturale e la meno funzionale possibile. Essa si fondava su una sola Regola – quella volgarmente detta di Amore e Discordia. Ma ciò che ogni «volgare eloquenza» insiste da sempre a ignorare è che la Regola,… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – La grammatica di Empedocle
Ceccardo il Vecchio – La traccia, madre e figlia
Non semel quaedam sacra traduntur: Eleusin servat, quod ostendat revisentibus. (Seneca, Quaestiones naturales VII, 30, 6) Non basta una sola volta perché alcune cose siano tramandate come sacre: Eleusi ne serba alcune per mostrarle a coloro che ritornano. *** Non semel: non una sola volta, non basta «scriverla» una sola volta. Perché una «traccia» sia… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – La traccia, madre e figlia
Ceccardo il Vecchio – La Voce della Specie
anche la Fama è una dea (Esiodo, Le opere e i giorni, 764) Ricominciamo da qui. Da questa minima «teologia» di tremila anni fa. E per «rinforzo», aggiungiamoci pure Virgilio: … veloce corre la Fama, la Fama, di cui altro male più veloce non c'è: correndo prende vigore, il cammino la rafforza; dapprima piccola e… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – La Voce della Specie
Ceccardo il Vecchio – Se nasconderai il tuo volto
Se nasconderai il tuo volto, verranno meno, toglierai loro lo spirito, morranno e ritorneranno nella polvere. Manderai il tuo spirito e saranno creati, e rinnoverai la faccia della terra. (Salmo 103: 29-30) Che ne sarà più di noi, quando avremo talmente rimosso il «suo volto», da doverne parlare nella più astratta delle astrazioni – dio?… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – Se nasconderai il tuo volto
Ceccardo il Vecchio – Un sogno incompiuto
… e poi, quando le avrai udite e dimenticate, di tutte queste chiacchiere, forse a malapena ti avanzerà un'insensatezza. Dal tempo in cui piovvero, come manna nel deserto, le Grandi Nespole – quaranta quarantine di notti fa – nessuno di noi si è più raccapezzato nel galateo delle buone maniere: e tutti a gridare: io!… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – Un sogno incompiuto
Ceccardo il Vecchio – Solo per due o tre trabiccoli grammaticali
Dovevo solo montare e poi smontare due o tre trabiccoli – non ingaggiarmi in una tenzone teologica. Che ne posso sapere io, di torri piramidi e mausolei? Io, grammatico sono, e per di più di duro comprendonio. Se lo sono, sono dunque un grammatico cocciuto, tant'è che sono ancora alle prese con le prime istruzioni… Continua a leggere Ceccardo il Vecchio – Solo per due o tre trabiccoli grammaticali