Aiguesmortes – Non è tamburo né sposa

Tamburo o donna? Dipende. La Siberia o la Nubia? A ogni giro di giostra, tutt'e due, a turno. Tamburo e donna una volta, donna e tamburo un'altra. Sicché: quando c'era una volta (bisogno di) un tamburo, il padre siberiano disse al figlio: su, non perdere tempo, va' a prenderlo, ma – mi raccomando – che… Continua a leggere Aiguesmortes – Non è tamburo né sposa

Aiguesmortes – Le due fonti

Troverai sulla sinistra della casa d'Ade una fonte. Accanto ad essa, tutto bianco, s'innalza un cipresso: a questa fonte non accostarti troppo. Ne troverai un'altra, dal lago di Mnemosine, fredda acqua dalla forte corrente, a cui dinanzi stanno custodi. Di' loro: «Della Terra son figlia e del Cielo stellato, ma la mia origine è in… Continua a leggere Aiguesmortes – Le due fonti

Aiguesmortes – Vi spumeggiava l’acqua come bollisse

vi spumeggiava l'acqua come bollisse … macché?! rombava e strideva come acqua al mulino (Sir Gawain e il Cavaliere Verde: 2174, 2205) Questi sono indizi, sintomi forti: il gorgo d'acqua che ribolle, e il vorticare dell'acqua del mulino – sissignori, il «mulinello», da solo ci dice che ci stiamo aggirando intorno all'«ombelico» del Racconto, là… Continua a leggere Aiguesmortes – Vi spumeggiava l’acqua come bollisse

Aiguesmortes – La doppiezza di Isotta

Ci stupite, madonna Isotta … Non finirà mai di stupirci la «doppiezza», l'«ambiguità» di Isotta. È fuori dai canoni della «fanciulla ingenua». Altro che Giulietta, o Beatrice! Isotta somiglia piuttosto a Medea. Ha un che di «strega», anzi – per dirla tutta, la sua ambiguità – di «strega stregata» al centro di continue «stregonerie». È,… Continua a leggere Aiguesmortes – La doppiezza di Isotta

Aiguesmortes – Muoiono sempre gli stessi

Non è toccato solo a me! Anche Teseo, a un certo punto, ebbe a domandarsi: ma da questo labirinto come si esce? Poteva disperare: ora che aveva «ucciso» il Toro di Minosse, nel labirinto (del suo «eroismo») non c'era più niente e nessuno a cui appigliarsi – se non, forse, l'illusione che «dall'altra parte» del… Continua a leggere Aiguesmortes – Muoiono sempre gli stessi

Aiguesmortes – Il Sesto Canto dello sciamano

Pochezze. Piccolezze. Miserie umane. Abbiamo preso la brutta abitudine di estradarci a vicenda. Oh, è facile dire: «Va' sempre dritto per la tua strada. Così troverai». Se c'è qualcosa che, per incamminarsi, è necessario perdere è proprio la «rettitudine». Il «retto» non esce mai dal seminato. Non incontra l'Altro, il Curvo. Non fa mai una… Continua a leggere Aiguesmortes – Il Sesto Canto dello sciamano

Aiguesmortes – La vite spanata

… l'importante, dopo tutto, è che ci sia sempre, da qualche parte, un fallo in giacenza: «Lupo, ci sei?». Bussare trentatré volte. Kierkegaard conferma: divenire – dice – è una partenza, ma divenire se stessi è un movimento sul posto. Immagina, che so?, un pacco che non hai ancora mai aperto. Dentro vi giace la… Continua a leggere Aiguesmortes – La vite spanata

Aiguesmortes – L’impronta di un giaguaro

forse fu la gelosia di un giardiniere a immaginarti (eri tu il fiore che non doveva essere colto) forse, Core mia, nel pozzo di una luna cieca a piedi scalzi dal cielo scivolasti (fu Ade – ricordi? fu l'Invisibile a rapirti) datemi una sposa, diceva la cantilena una sposa datemi nei cui occhi un lampo… Continua a leggere Aiguesmortes – L’impronta di un giaguaro

Aiguesmortes – Desideri e congedi

così viviamo, in un continuo prendere congedo (Rilke, Ottava Elegia) … chissà se è vero quello che si dice: che abbiamo bisogno, di tanto in tanto, di crearcelo noi «con le nostre mani» un desiderio inappagato – ma per farne che? abbiamo, forse, bisogno di torturarci, di tanto in tanto? per ogni sogno, dice Mastro… Continua a leggere Aiguesmortes – Desideri e congedi