Oh, non dire mai che fui falso di cuore,
anche se l’assenza sembra aver sfuocato la fiamma:
potrei più facilmente separarmi da me stesso
e dalla mia anima – che nel tuo petto vive.
È quella la casa dell’amor mio: se ho vagato,
di nuovo come il viandante eccomi di ritorno,
giusto in tempo, che il tempo non ha cambiato,
sì che da me stesso porto l’acqua per la mia macchia.
Anche se nella mia natura regnano
tutte le fragilità che assediano l’umano sangue,
non credere che mi sia tanto macchiato
da barattare col nulla il mio bene più grande.
Per me non conta nulla quest’universo
senza di te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.
(Shakespeare, Sonetti)