Garcia Lorca – Panorama cieco di New York

Brass-New-York

Se non sono gli uccelli
ricoperti di cenere,
se non sono i lamenti che battono alle finestre delle nozze,
saranno le creature delicate dell’aria
a stillare sangue nuovo nell’oscurità inestinguibile.
Ma no, non sono gli uccelli,
perché gli uccelli sono sul punto di essere buoi.
Possono essere rocce bianche con l’aiuto della luna
e sono sempre ragazzi feriti
prima che i giudici dissolvano ogni dubbio.

Tutti comprendono il dolore in rapporto alla morte,
ma il dolore autentico non è presente nello spirito.
Non sta nell’aria né nella nostra vita,
né in queste terrazze piene di fumo.
Il dolore autentico che mantiene ben deste le cose
è una piccola bruciatura infinita
nello sguardo innocente degli altri sistemi.

Un abito abbandonato pesa tanto sulle spalle
che molte volte il cielo le raduna in aspre mandrie;
e le donne che muoiono di parto sanno nell’ultima ora
che ogni suono sarà pietra e pulsazione ogni impronta.
Noi ignoriamo che il pensiero ha sobborghi
dove il filosofo è divorato dai cinesi e dai bruchi
e certi bambini idioti hanno incontrato nelle cucine
minuscole rondini con le stampelle
che sapevano dire la parola amore.

No, non sono gli uccelli.
Non è un uccello quello che esprime l’impura febbre di laguna,
né l’ansia di assassinio che ci opprime incessantemente,
né il metallico schiocco di suicidio che ogni mattina ci anima:
è una capsula d’aria dove ci duole tutto il mondo,
è un minuscolo spazio vivo al folle unisono della luce,
è una scala indefinibile dove nuvole e rose si dimenticano
dello schiamazzo cinese che bolle sul pontile del sangue.

Io molte volte mi sono smarrito
per cercare la bruciatura che mantiene ben deste le cose
e ho trovato soltanto marinai riversi sulle spallette
e piccole creature del cielo sepolte sotto la neve.
Ma il vero dolore stava su altre piazze
dove i pesci cristallizzati erano in agonia dentro i tronchi;
piazze del cielo estraneo alle antiche statue illese
e alla tenera intimità dei vulcani.

Non c’è dolore nella voce. Esistono soltanto i denti,
denti però che taceranno isolati dal raso nero.
Non c’è dolore nella voce. Qui esiste soltanto la Terra.
La Terra e le sue porte di sempre
che portano i frutti ad arrossire.

(Lorca, Poeta a New York)