Nâzik al-Malâ’ika – Ti abbiamo incoronato

Che ci siano uomini che non avvertono mai alcuna angoscia, lo si deve comprendere pensando che neppure Adamo l’avrebbe sentita se egli fosse stato un animale.
(Kierkegaard, Il concetto dell’angoscia)

incatenato

Ti abbiamo incoronato divinità nel sonno dell’alba
e sul tuo argenteo altare ci siamo imbrattati la fronte
oh nostro amore, o dolore
bruciato abbiamo l’incenso con lino e sesamo
offerto sacrifici, intonato versi
a melodie babilonesi

per te abbiamo costruito un tempio dai muri profumati
e irrorato la terra d’olio e vino schietto
e lacrime brucianti
per te abbiamo acceso fuochi con foglie di palma
stoppie di grano e la nostra angoscia, lunga la notte
e il labbro silente

abbiamo salmodiato e chiamato e fatto voti
con datteri di un’ebbra Babilonia e pane e vini
e rose liete
innanzi ai tuoi occhi abbiamo pregato, abbiamo offerto sacrifici
infilato amare lacrime
in un rosario

oh tu che ci hai concesso e musica e canti
oh lacrime che saggezza ci avete elargito, oh fonte dei pensieri
abbondanza e fecondità
crudele tenerezza, castigo colmo di pietà
ti abbiamo nascosto nei nostri sogni, in ogni nota
dei nostri canti desolati

(Nâzik al-Malâ’ika, Cinque canti al dolore)