Lungo i secoli l’infinita sabbia
delle dune deserte ha patito
i tuoi molteplici passi e il tuo ululato
di grido sciacallo o d’insaziata iena.
Lungo i secoli? Mento. Quella furtiva
sostanza, il tempo, non t’incalza, lupo;
tuo è il puro essere, tuo il visibilio,
nostra, la goffa vita successiva.
Fosti un guaito quasi immaginario
sul confine di sabbia dell’Arizona
donde tutto è confine, donde si spande
il tuo perduto guaito solitario.
Simbolo di una notte che fu mia,
sia un tuo vago specchio questa elegia.
(Borges, Poesie)