Upanisad – I sapienti si sciacquano la bocca

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I soffi vitali, che erano in lizza per il primato, si recarono dal Brâhman e gli dissero: «Chi è il migliore tra noi?».
Quello rispose: «Colui per la cui assenza si pensa che il corpo stia peggio, costui è il migliore tra voi».

La parola se ne andò. Stette via un anno, ritornò e chiese: «Come avete potuto vivere senza di me?».
Gli altri risposero: «Siamo vissuti come i muti che non dicono parola, ma respirano col respiro, vedono con la vista, odono con l’udito, conoscono con la mente, generano con lo sperma».
La parola riprese allora il suo posto.

Se ne andò la vista. Stette via un anno, ritornò e chiese: «Come avete potuto vivere senza di me?».
occhi-bendatiGli altri risposero: «Siamo vissuti come i ciechi che non vedono con la vista, ma respirano col respiro, s’esprimono con la parola, odono con l’udito, conoscono con la mente, generano con lo sperma».
La vista riprese allora il suo posto.

Se ne andò quindi l’udito. Stette via un anno, ritornò e chiese: «Come avete potuto vivere senza di me?».
Gli altri risposero: «Siamo vissuti come i sordi che non odono con l’udito, ma respirano col respiro, s’esprimono con la parola, vedono con la vista, conoscono con la mente, generano con lo sperma».
L’udito allora riprese il suo posto.

Se ne andò a sua volta la mente. Stette via un anno, ritornò e chiese: «Come avete potuto vivere senza di me?».
Gli altri risposero: «Siamo vissuti come gli sciocchi che non pensano con la mente, ma respirano col respiro, s’esprimono con la parola, vedono con la vista, odono con l’udito, generano con lo sperma».
Allora la mente riprese il suo posto.

Se ne andò quindi lo sperma. Stette via un anno, ritornò e chiese: «Come avete potuto vivere senza di me?».
Gli altri risposero: «Siamo vissuti come gli eunuchi che non generano con lo sperma, ma respirano col respiro, s’esprimono con la parola, vedono con la vista, odono con l’udito, conoscono con la mente».
Lo sperma allora riprese il suo posto.

Ma quando il respiro stava per allontanarsi, esso trascinò via con sé tutti gli altri sensi, come un grande nobile destriero del Sindh trascinerebbe con sé i pali delle pastoie.
yoga-paintAllora gli altri sensi dissero: «O signore, non andartene, non possiamo vivere senza di te».
«Se ciò è vero, allora fatemi un omaggio».
«Va bene», risposero quelli.

La parola disse: «Per quanto io sia la più ricca, sei tu l’arricchente».
La vista disse: «Per quanto io sia il fondamento, sei tu il fondante».
L’udito disse: «Per quanto io sia l’abbondanza, sei tu l’abbondante».
La mente disse: «Per quanto io sia il rifugio, è in te che mi rifugio».
Lo sperma disse: «Per quanto io sia la procreazione, sei tu il creatore».

«Se io sono tale, qual è il mio nutrimento, quale la mia veste?».
«Qualunque cosa, fino a ciò di cui si nutrono i cani, i vermi, gli insetti e gli uccelli, tutto è tuo nutrimento e veste tua sono le Acque».

Per colui che così conosce il nutrimento del respiro, non c’è cosa mangiata che non sia cibo, non c’è cosa inalata che non sia cibo.
I sapienti, che conoscono ciò, si risciacquano la bocca prima di mangiare, e anche dopo aver mangiato. Così essi pensano di non lasciare nudo il respiro.

(Brhadâranyaka Upanisad, 6: 1. 7-14)