Cose grandi ci sono da narrare e molte.
Prima dell’avvento del grande inverno, turbinerà la neve da tutti i punti cardinali, il gelo sarà grandissimo e aspri i venti. Il sole non avrà più forza. Tre inverni si seguiranno e fra essi non vi sarà estate.
Ma a essi precederanno altri tre inverni in cui vi saranno per tutto il mondo grandi lotte: allora i fratelli si abbatteranno l’un l’altro per avidità e nessuno risparmierà padri o figli nell’assassinio e nell’incesto.
Accadrà poi qualcosa che può ben essere considerato immane: il lupo ingoierà il sole e ciò apparirà agli uomini una grande sventura. Poi l’altro lupo carpirà la luna e pure recherà gran rovina. Le stelle cadranno dal cielo.
Avverrà poi che la terra intera tremerà e i monti, tanto che gli alberi si sradicheranno dalla terra e i monti rovineranno e tutti i vincoli e le catene si spezzeranno e si infrangeranno.
Allora il lupo Fenrir sarà libero. E il mare inonderà la terra, poiché in esso il serpente di Miðgarðr si divincolerà dalla sua furia iotunica per raggiungere la terra.
E avverrà che Naglfar, la nave di questo nome, si scioglierà dagli ormeggi: essa è fatta delle unghie dei guerrieri morti, perciò bisogna fare attenzione che se un guerriero muore con le unghie non tagliate, aggiunge parecchio materiale per la costruzione di Naglfar, la nave che dèi e uomini si augurano sia pronta il più tardi possibile.
Ma su quelle onde Naglfar galleggerà. Hrymr si chiama il gigante che reggerà Naglfar.
Il lupo Fenrir giungerà con le fauci spalancate, la mascella superiore puntata contro il cielo e l’inferiore contro la terra, e le spalancherebbe ancor più se ci fosse spazio bastante. Fuoco gli uscirà dagli occhi e dalle nari.
Il serpente di Miðgarðr soffierà il suo veleno da saturarne l’aria e l’acqua: sarà spaventoso e terribile e procederà a fianco del lupo.
In questo tumulto il cielo si squarcia e giungono al galoppo i figli di Muspell, avanti a tutti cavalca Surtr, e prima e dopo di lui divampa il fuoco. Ottima è la sua spada, essa sfolgora più che il sole.
Ma quando essi passeranno su Bifröst esso crollerà. La schiatta di Muspell correrà fino al campo che è chiamato Vígríðr, e là giungerà anche il lupo Fenrir e il serpente di Miðgarðr, e là sarà giunto anche Loki e Hrymr e con lui tutti i Þursi della brina, e Loki seguiranno tutti gli uomini di Hel.
Ma i figli di Muspell formeranno una loro schiera, ed essa sarà molto lucente. Il campo di Vígríðr è ampio cento miglia in ogni direzione.
E quando questi fatti accadranno, Heimdallr si leverà e suonerà potente il suo corno e avvertirà tutti gli dèi ed essi terranno consiglio. Allora Óðinn cavalcherà fino alla fonte di Mímir e prenderà consiglio da Mímir per sé e per le sue schiere. Il frassino Yggdrasill tremerà e più nulla sarà che non abbia paura nel cielo e nella terra.
Gli Asi si armeranno e tutti i loro guerrieri, e avanzeranno verso il campo. Prima cavalca Óðinn con l’elmo d’oro e la bella armatura e la sua lancia ha nome Gungnir, egli punta contro il lupo Fenrir. Ma Þórr procede accanto a lui, ma non gli sarà d’aiuto, poiché dev’essere pronto a lottare contro il serpente di Miðgarðr.
Freyr combatterà contro Surtr, e ci sarà un duro scontro prima che Freyr cada; la sua rovina sarà di non aver più la sua buona spada, che egli ha dato a Skírnir.
E sarà libero anche il cane Garmr, il mostro più immane; combatterà contro Týr e accadrà che si uccideranno a vicenda.
Þórr sarà l’uccisore del serpente di Miðgarðr e si allontanerà da quel luogo di nove passi, poi cadrà a terra ucciso dal veleno che il serpente gli avrà soffiato addosso durante la lotta.
Il lupo ingoierà Óðinn, questa sarà la sua morte. Ma subito dopo Víðarr si volgerà e pianterà un piede sulla mascella del lupo – questo piede è calzato di una scarpa il cui materiale è stato raccolto attraverso tutti i tempi: sono i ritagli di cuoio che gli uomini tagliano via dalle scarpe per l’alluce e per il tacco, perciò colui che vuol esser d’aiuto agli Asi deve gettare via questi ritagli.
Con una mano egli afferra l’altra mascella del lupo e gli lacera le fauci, e questa sarà la morte del lupo.
Loki si scontrerà con Heimdallr ed essi si uccideranno l’un l’altro. Poi Surtr appiccherà fuoco alla terra e tutto il mondo brucerà.
(Snorra Edda, Gylfaginning: 51)