Per paura della morte Alessandro cercò l’acqua di vita e morì giovane.
Perché vuoi conoscere la storia del muro di Alessandro?
Sei tu il muro di te stesso. Oltrepassa il tuo io.
La tua esistenza s’innalza davanti a te come un muro
e tu rimani in eterno con te stesso presso quel muro.
Ti fermi davanti al muro come Gôg e Magôg,
e il collare che cinge il tuo collo è come quello di Ug.
Solo se farai cadere il velo che è dinanzi a te
e ti sbarazzerai del collare di Ug figlio di ‘Unuq,
col collo libero finalmente, sarai salvo da tante sofferenze.
Altrimenti avrai dinanzi a te migliaia di veli
tra i quali scorgerai un’anima morta.
Se vuoi salvarti dalle fiamme,
non guardare la fornace di questo mondo terreno:
commettendo anche il più piccolo tradimento,
sarai confinato dietro a un velo simile a una montagna di fuoco.
L’essenza della vita è passare indenni attraverso il fuoco.
Perché chiedi se Siyâwush è senza peccato?
Se Dio non manifestasse tanta indulgenza nei tuoi confronti,
il cane della passione non sarebbe così esigente con te.
La Sua indulgenza è la causa della rovina dell’uomo.
Se essa non esistesse, tutto ciò che è torto si farebbe dritto.
Tu sei di fronte a innumerevoli calamità.
Che cosa ti aspetti, dunque, da te stesso?
Sei circondato da un universo di nemici.
Abbi paura della morte, perché alla fine ti raggiungerà.
(Farîdoddîn ‘Attâr, Il poema celeste)