Apocrifi – Seth e l’olio di misericordia

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Quando sua moglie Eva concepì e generò Seth, Adamo disse a Eva: «Ecco, abbiamo generato un figlio al posto di Abele, che è stato ucciso da Caino. Rendiamo gloria a Dio e offriamogli sacrifici».
Adamo generò trenta figli e altrettante figlie. Caduto ammalato, disse gridando ad alta voce: «Vengano a me tutti i miei figli, affinché li possa vedere prima di morire». E si riunirono tutti dalle tre parti della terra che avevano popolato; e vennero alla porta della casa dov’egli andava a pregare Dio.

Chiese suo figlio Seth: «Padre Adamo, che male hai?».
Rispose Adamo: «Sto molto male, figlio!».
Ed essi rincalzarono: «Di quale dolorosa malattia si tratta?».
Allora Seth prese la parola e gli disse: «Padre, pensi forse al paradiso e ai frutti che mangiavi, e ti struggi dal desiderio per essi? Se le cose stanno così, dimmelo ché vado a prenderti un frutto dal paradiso, e mi cospargerò il capo di sterco, piangerò e pregherò; il Signore mi ascolterà e manderà il suo angelo, e io ti porterò di che placare la tua pena».
Gli rispose Adamo: «No, Seth, figlio mio; è che sto molto male»…

Anche Eva pianse: «Adamo, mio signore, su, dammi da sopportare metà del tuo male, poiché è per causa mia che ti è capitato, è per causa mia che sei in preda a un grave dolore».
Disse Adamo a Eva: «Su, va’ con nostro figlio Seth nei pressi del paradiso; cospargetevi il capo di terra e piangete, supplicate Dio di avere pietà di me: invii nel paradiso il suo angelo e mi dia dell’albero da cui stilla l’olio, sicché tu me ne porti, e ungendomene io ne riceva sollievo».

Seth ed Eva andarono dalle parti del paradiso … e là piansero, supplicando Dio di mandare il suo angelo e di dar loro l’olio di misericordia.
E Dio inviò l’arcangelo Michele, che gli disse: «Seth, uomo di Dio, quanto all’albero da cui stilla l’olio che serve per ungere tuo padre Adamo, non darti la pena di pregare; ché non lo avrai ora, ma negli ultimi tempi. Allora risorgerà ogni carne da Adamo fino a quel gran giorno, quanti apparterranno al popolo santo; allora sarà data loro tutta la gioia del paradiso, e Dio starà in mezzo a loro. E non vi sarà più chi pecchi davanti a lui, perché saranno privati del cuore malvagio e riceveranno un cuore capace di comprendere il bene e di servire Dio solo. Ritorna da tuo padre, perché non ha che tre giorni di vita!…».

(Apocalisse di Mosè, 4-6; 9; 13)

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Adamo disse: «Su, Eva, va’ con tuo figlio Seth fin presso le porte del paradiso: cospargetevi il capo di polvere, prostratevi e piangete davanti al Signore Iddio: chissà che non abbia pietà di voi e che non mandi il suo angelo dove si trova l’albero della misericordia, da cui stilla l’olio della vita; e che non ve ne dia un po’, sicché possiate ungermene sollevandomi da questi dolori che mi tormentano senza darmi tregua»…

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Adamo morente – Oratorio dell’Annunziata di Ferrara

Seth e sua madre camminarono fino alle porte del paradiso; presero della polvere, se ne cosparsero il capo e, prostratisi con la faccia a terra, incominciarono a piangere fra grandi gemiti e a supplicare il Signore Iddio di aver pietà della sofferenza di Adamo e di mandare loro il suo angelo con l’olio dell’albero della misericordia di Dio.

Mentre stavano pregando e levando molte suppliche, ecco che apparve l’arcangelo Michele che disse loro: «Seth, cosa cerchi? Io sono l’arcangelo Michele, cui il Signore ha affidato i corpi degli uomini. Lo dico a te, Seth, uomo di Dio, non stare a piangere e a supplicare per avere l’olio dell’albero della misericordia, con cui ungere il corpo di tuo padre Adamo sollevandolo dai dolori fisici di cui soffre. Te lo ripeto: non ne potrai assolutamente avere fino agli ultimi giorni … Ma va’ da tuo padre e digli che per lui la vita è finita. Grandi meraviglie vedrai in cielo e in terra, e i luminari del cielo, quando la sua anima lascerà il corpo».

L’arcangelo non aveva ancora detto queste cose, che già si era allontanato …
Eva e Seth tornarono indietro, ma Seth prese con sé degli aromi: nardo, croco, calamo e cinnamomo.

(Vita di Adamo ed Eva, 36; 40-43)

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Mentre Giovanni stava così ammaestrando quelli dell’Ade, il primo creato e il primo padre, Adamo, udì anche lui e disse a suo figlio Seth: «Seth, figlio mio, voglio che tu dica ai primi padri e ai profeti dove ti ho mandato allorché caddi nella malattia di cui morii».

Disse allora Seth: «Profeti e patriarchi, udite! Mio padre Adamo, il primo creato, allorché giunse alla fine mi mandò a compiere una preghiera a Dio, nell’immediata vicinanza della porta del Paradiso, affinché fossi condotto da un angelo all’albero della misericordia, per prendere l’olio e ungere mio padre e farlo risorgere dalla sua infermità. Ed è quanto io feci. Dopo la preghiera, venne un angelo del Signore e mi disse: “Che cosa chiedi, Seth? Chiedi l’olio che fa risorgere gli infermi oppure l’albero da cui scorre quell’olio per l’infermità di tuo padre? Ciò ora non si può trovare. Va’ dunque e di’ a tuo padre che dopo che saranno compiuti cinquemila cinquecento anni dalla creazione del mondo, discenderà l’Unigenito figlio di Dio fatto uomo: egli lo ungerà con quest’olio e risorgerà, con acqua e Spirito santo monderà sia lui sia i suoi discendenti e allora guarirà da ogni malattia. Ora però questo è impossibile”».

(Memorie di Nicodemo, recensione greca, 2: 3.1)