Gangleri domandò: «Dov’è la residenza principale oppure il sacrario degli dèi?».
Risponde Hár: «Si trova presso il frassino Yggdrasill; là gli dèi tengono giudizio ogni giorno».
E allora chiese Gangleri: «Che cosa c’è da dire a proposito di questo luogo?».
Dice allora Jafnhár: «Il frassino è fra tutti gli alberi il più grande e il migliore; i suoi rami si protendono su tutto il mondo e sovrastano il cielo. Tre radici sostengono l’albero e ampie si estendono; una nella terra degli Asi e l’altra in quella dei Giganti della brina, là dove una volta c’era il Ginnungagap; ma la terza sta sopra Niflheimr, e sotto questa radice si trova Hvergelmir, e Níðhöggr da basso la rode. Ma sotto quella radice che è nel mondo dei Giganti c’è la fonte Mímir, in essa sono celati saggezza e acume e colui che la possiede si chiama Mímir; ed egli è ricco di conoscenza, poiché beve alla fonte con il corno Gjallarhorn. Un tempo venne Alföðr [Óðinn] e chiese di bere un sorso alla fonte, ma lo ottenne soltanto dopo aver lasciato in pegno un occhio […]
La terza radice dell’albero sta in cielo e sotto questa radice è un fonte particolarmente sacro che è l’Urðarbrunnr; là gli dèi hanno il loro tribunale. Ogni giorno gli Asi si recano là a cavallo attraverso Bifröst, che è perciò chiamato anche il ponte degli Asi.
(Snorra Edda, Gylfaginning, 15)