Cacciata da suo padre, Ixquic gravida del seme dell’albero prodigioso, cercò asilo a casa della suocera. Ma la vecchia, senza neanche aprirle la porta, la respinse: «Vattene! – gridò – I miei figli sono morti a Xibalbá. Il figlio che porti in grembo, non può essermi nipote. Vattene! – le ripeté – I miei eredi legittimi, Hunbatz e Hunchouén, sono già nella mia casa. Vattene, e non bussare mai più alla mia porta!».
La fanciulla insistette: «Credimi! – disse – Sono tua nuora. I figli tuoi, Hun Hunahpú e Vucub Hunahpú, non sono morti; essi vivono in quel che io porto in me e torneranno a mostrarsi chiaramente. Presto vedrai la loro immagine in quel che porto in me».
Ma la vecchia non volle credere alle sue parole: «Tu non sei mia nuora – le rispose. – Sei solo un’imbrogliona e quel che porti nel tuo ventre è il frutto del peccato. I miei figli sono morti, morti per sempre. Ma poiché insisti, va bene. Se davvero sei mia nuora, va’ a raccogliere il mais, torna presto e accendi il fuoco per cucinarlo!».
Ixquic andò nel campo di mais, ma non riuscì a cogliere che quella sola spiga di mais che vi era spuntata.
Pregò allora gli dèi del mais che corressero in suo soccorso, e gli dèi l’ascoltarono: da quella sola spiga spuntarono chicchi a volontà.
Quando fece ritorno a casa, la suocera fu molto stupita: «Dove hai raccolto tutto questo mais? Hai dunque devastato tutto il nostro campo di mais?».
Così disse, e corse a spiare da dietro una finestra, per gettare un’occhiata al campo. Grande fu la sua meraviglia nel vedere che l’unica spiga era ancora là, intatta.
La vecchia allora comprese che Ixquic era davvero sua nuora e che i figli che portava in grembo erano davvero suoi nipoti. E comprese anche che, quando fossero venuti al mondo, i suoi figli sarebbero stati capaci di grandi magie.
E tuttavia non accolse Ixquic nella sua casa.
«Poiché è nel bosco che li hai concepiti, tu nel bosco dovrai partorirli!». Così le disse, e sprangò la porta di casa.
Fu nel bosco che Ixquic mise al mondo Hunahpú e Ixbalanqué, i due figli dell’albero prodigioso.
Li partorì all’improvviso, e la nonna non li vide mentre nascevano: essi nacquero all’improvviso, furono generati nel bosco.