Hillman – Il cappio di Ananke

Nella sua ricca monografia, Heinz Schreckenberg passa in rassegna tutte le etimologie e i contesti proposti per Ananke, giungendo alla conclusione che in Omero la parola è mutuata da una probabile radice semitica chananke, basata sulle tre consonanti hnk.

I reperti di Schreckenberg possono essere schematizzati come segue:
antico egizio: hnk = angusto
antico egizio: hng = gola
antico egizio: enek = circondare, abbracciare, strangolare
copto: chalak = anello
accadico: hanaqu = stringere, strangolare
siriaco: hnk = catena, soffocamento
ebraico: anâk = collana a forma di catena
caldeo: hanakin = ceppi posti sul collo dei prigionieri
arabo: hanaqa = strangolare
arabo: hannâka = collana
arabo: iznâk = corda che lega i buoi al giogo

geroglifici
Le prove portate da Schreckenberg vanno ben oltre questo elenco e concordano con le più usuali etimologie che ricollegano Ananke col tedesco eng (angusto), con angina, angst e ansia, col greco anchein, strangolare, e col sanscrito agham, male. Anche l’etimologia platonica (Cratilo, 420 cd) raffigura Ananke attraverso una metafora indicante il farsi stretto.
«L’idea, dice Platone, è tratta dall’attraversare una gola impraticabile, accidentata e piena di rovi, che impedisce il movimento: e questa è la derivazione della parola necessario».

Schreckenberg sottolinea in particolare i significati di giogo/collare/cappio, i quali mostrano al di là di ogni dubbio come, in fondo, necessità significhi un vincolo di servitù fisicamente oppressivo imposto da una potenza alla quale è impossibile sfuggire.
La parola latina per Ananke è necessità. Anche qui troviamo l’idea di «legame stretto» o «vincolo stretto», per es. i vincoli di parentela, i legami di sangue […]

I rapporti familiari e i legami che stringiamo nel nostro mondo personale rappresentano alcuni dei modi in cui noi esperiamo la forza della necessità. I tentativi di liberarci dai vincoli personali sono tentativi di sfuggire allo stringente cerchio di Ananke.

(Hillman, La vana fuga dagli dèi)